TIBET e CINA: L’ANTICA “VIA DEL TE’ E DEI CAVALLI”

  • by Redazione
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  • 07 Gen 2019
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Tra fitti alberi si snoda una vecchia strada misteriosa. È la rotta commerciale più alta, più difficile e lunga del mondo, fin dall’Evo Antico, la vecchia “Via dei Cavalli e del Tè”. La strada è stata letteralmente, completamente creata, quasi ‘scavata’ dal passaggio di zoccoli, passi e ruote di carro, passo dopo passo. In molte sezioni ci sono solo sentieri su gole e burroni ripidissimi.

La “Via dei Cavalli e del Tè” è la più antica rotta commerciale di terra nella storia cinese. Nei tempi antichi, esisteva come un importante canale di commercio internazionale popolare. Era un corridoio che collegava i due principali centri culturali etnici da Hengduan all’Himalaya. La “Via dei Cavalli e del Tè” andava da Est verso Ovest e intersecava la Via della Seta (che andava da Sud verso Nord) nel suo tratto sud-occidentale. Alcune parti delle due strade si sono integrate l’una nell’altra. Le carovane di cavalli costituivano il vettore di trasporto e si snodavano attraverso le regioni delle montagne Hengduan in Tibet, Sichuan e Yunnan, nonché nei bacini imbriferi dei fiumi Jinsha, Lansang e Nujiang. Era anche un corridoio per lo scambio economico e culturale tra le varie nazionalità della Cina sudoccidentale.

Secondo i documenti storici, l’antica “Via dei Cavalli e del Tè” era stata costruita nel periodo Han, più di 2000 anni fa. Le prime esportazioni di tè cinese risalgono ai tempi delle dinastie del Nord e del Sud. L’antica “Via dei Cavalli e del Tè” era costituita dalle due linee Sichuan-Tibet e Yunnan-Tibet. Con lo sviluppo del mercato di confine e la messa in servizio della Via della Seta ai tempi delle Dinastie Sui e Tang, il tè cinese fu trasportato per mezzo dei cavalli attraverso le regioni di Huihu e Xiyu nell’Asia occidentale, nell’Asia settentrionale e poi oltre, fino ai paesi arabi. Durante il viaggio attraversò la Siberia e finalmente raggiunse la Russia attuale e i paesi europei.

Questo ha creato il mercato del tè nell’antica zona di confine cinese sudoccidentale. Muli, cavalli, pellicce e medicine provenienti dalle regioni tibetane, nonché tè, tessuti, sale e beni di consumo provenienti dal Sichuan, dallo Yunnan e dalla Cina centrale venivano trasportati attraverso alte montagne e profonde vallate. Il trasporto esplose con lo sviluppo sociale ed economico e formò la “Via dei Cavalli e del Té” che è arrivata fino ai giorni nostri.

Da quando il tè è stato introdotto in Tibet, l’abitudine di consumare questa bevanda si è mantenuta in quest’area fino ad oggi. Ci sono molte nazionalità e lingue nelle regioni attraversate dall’antica “Via dei Cavalli e del Tè”. Si pensa che la sua presenza abbia contributo a formare la lingua ufficiale del Sud-Ovest, che ha esercitato un’influenza importante sul sistema di lingua cinese. 

La “Via dei Cavalli e del Tè” del Sud-Ovest era una importante porta d’accesso per il traffico e lo scambio tra la Cina antica e l’Asia occidentale e meridionale. È un’enorme piattaforma per lo scambio economico, sociale e culturale tra diverse nazionalità, che ha lasciato dietro di sé una gloriosa apertura della Cina sud-occidentale verso il mondo esterno nella Storia.

Oggi i trasporti marittimi, terrestri e aerei si stanno sviluppando sempre più rapidamente. Ma l’importanza dell’antica carovaniera si esplica ancora, nel campo culturale. Nel frattempo, infatti, molti incroci sulla vecchia “Via dei Cavalli e del Tè” sono diventati città e snodi-chiave lungo la “Nuova Via della Seta” che attrae molti turisti da tutto il mondo, per visitare e fare esperienza di questa antica strada di scambio culturale.