PROTEGGERE I CONFINI TIBETANI SIGNIFICA PROTEGGERE LA BIODIVERSITA’ DEL MONDO

Come è noto a tutti, il Tibet è la parte principale dell’altopiano del Qinghai-Tibet. Conosciuto come “Tetto del Mondo” e “Terzo polo della Terra” e conserva un gran numero di habitat naturali intatti, autentici e in piena salute e vitalità.

Le statistiche mostrano che il Tibet è una delle cinque aree di prateria più grandi della Cina, con 82,07 milioni di ettari di prati naturali, che rappresentano circa il 21% della superficie totale di naturali pianure erbose del paese. Con un’area di 14,91 milioni di ettari di foresta, la più grande foresta primitiva della Cina è a sua volta situata qui. Con una superficie di 6,53 milioni di ettari, le zone umide sono la seconde più grandi della Cina e le zone umide alpine costituiscono un “unicum” a livello mondiale. Allo stesso tempo, il Tibet è anche uno dei 34 punti-chiave della biodiversità del mondo e un’importante banca genetica per salvaguardare la biodiversità della Terra. 125 specie di animali selvatici sono state elencate come soggetti protetti a livello nazionale, rappresentando oltre un terzo degli animali selvatici protetti di tutta la Cina. I benefici agli ecosistemi forniti dal Tibet non avvantaggiano soltanto le popolazioni tibetane e cinesi, ma fungono anche da “fonte fluviale” e “fonte ecologica” dell’Asia meridionale e dell’Asia sudorientale, fungendo da “avviamento” e “area di regolazione” del clima della Cina e persino dell’emisfero orientale.

Proteggere il “Tetto del Mondo, l’Acquedotto dell’Asia, il Terzo Polo della Terra” è il sacro dovere di ognuno di noi. Anche il Tibet presta grande attenzione alla protezione ambientale e all’ecologia, proponendo l’obiettivo strategico di costruire una barriera di sicurezza ecologica e un Tibet che sia al contempo ecologico e bello. I dipartimenti governativi, a tutti i livelli, promuovono lo sviluppo del lavoro di protezione e conservazione con un’attenzione senza precedenti per l’intensità degli investimenti, del lavoro e l’ampiezza del beneficio per le persone. Il sistema forestale in Tibet segue rigorosamente le decisioni e le disposizioni del Comitato di Partito e del Governo della Regione Autonoma del Tibet e presta molta attenzione alla protezione e alla costruzione dell’ecologia forestale.

Attualmente, il Tibet ha stabilito un’area totale di 413.600 chilometri quadrati di varie riserve naturali a tutti i livelli, rappresentando il 34,35% della superficie totale della Regione Autonoma, con il più alto tasso di copertura del suolo in Cina. Sono state istituite una varietà di forme di protezione tra cui ‘Area Panoramica’, ‘Parco Nazionale Forestale’, ‘Parco Nazionale delle Zone Umide’ e ‘Parco Geologico’.

Per oltre mezzo secolo, la costruzione ecologica e la protezione naturale in Tibet si sono sviluppate a partire da zero e hanno compiuto un salto qualitativo dalla spontaneità alla consapevolezza, dalla passività all’iniziativa e dalla relativa miopia alla piena conoscenza. Gli indicatori ecologici globali sono gradualmente migliorati e numerose minacce all’integrità ecologica hanno mostrato un’inversione di tendenza. Secondo le statistiche, la popolazione di antilopi tibetane ha recuperato da circa 50.000 capi a metà degli anni ‘90 a più di 200.000 oggigiorno, le gru dal collo nero sono aumentate da meno di 3.000 a circa 8.000, e la popolazione di yak selvatici ha raggiunto e superato quota 10.000 capi. Allo stesso tempo, il tasso di copertura forestale e la capacità di stoccaggio hanno raggiunto una doppia crescita e la tendenza alla desertificazione è stata invertita. Si può affermare che il sistema di protezione del Tibet con riserve naturali si è progressivamente formato e rafforzato e che l’eccezionale diversità biologica e l’ecosistema tipico sono stati efficacemente protetti.

Tuttavia, sebbene la situazione della conservazione della natura in Tibet sia buona, le sfide rimangono ardue. Con una vasta area da considerare e soggetti protetti ampiamente distribuiti, è molto difficile eseguire il lavoro di protezione completo. Inoltre, il cambiamento climatico globale sta influenzando l’altopiano innevato in modo nascosto e drammatico, ponendo una sfida importante per il funzionamento dell’ecosistema naturale.

Ognuno di noi è parte della natura. Di fronte a queste sfide, dobbiamo rispettarla, fare affidamento su metodi di lavoro scientifici e abbracciare le forze di conservazione provenienti dalla società nel suo complesso. Il settore pubblico dovrebbe anche contribuire alla protezione della natura al meglio delle proprie capacità e promuovere la costruzione del “Tibet Splendido” e “Altopiano Armonioso” nell’azione cosciente di tutti.