CHI ERA “MADAME TIBET”?

  • by Redazione
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  • 20 Dic 2019
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“Conosciuta anche come “Madame Tibet”, questa intrepida viaggiatrice mostrò al mondo Occidentale la magia, la religione e le abitudini dei paesi orientali e in modo speciale il Mondo del Tibet, i suoi Lama e i Monasteri”. Questa la sintesi data da Alex Fountainmajor sulla grande studiosa Alexandra David Neel. Ma chi era veramente costei? E perché è passata alla storia come “Madame Tibet?”

Alexandra David Neel, scrittrice e viaggiatrice francese (nazionalizzata Inglese)  nacque il 18 di Ottobre del 1868 a Parigi e sin da bambina mostrò già il suo spirito errante: a 3 anni scappò dalla sua bambinaia; a 16 dai suoi genitori ed andò in Inghilterra; a 17 andò a Nizza in bicicletta, dall’Olanda; a 19 viaggiò a piedi dalla Svizzera all’Italia; a 22 finì di studiare Sanscrito e Filosofia Buddhista ed ereditò una fortuna; andò in Ceylan e in India a studiare le loro religioni ed assiste persino a delle cerimonie proibite mascherata da ragazzo; a 28 anni si stabilì a Bruxelles come insegnante universitaria e nel frattempo viaggiò per la Grecia, la Spagna e percorse a piedi parte del Magreb; a 37 si sposò con Philippe Neel; a 42 attraversò l’India ed arrivò fino all’Himalaya e fu la prima donna occidentale ad intervistare il XIII Dalai Lama che la invitò a Lhassa, la Città Sacra.

In quegli anni conobbe il Lama Yongden che si convertì in suo collaboratore ed aiutante, ma poté realizzare questo viaggio a Lhassa (por colpa dell’opposizione inglese ed altre avventure) solo dopo cinque tentativi e dopo 11 anni, cioè, a 56 anni e dopo aver viaggiato per il Giappone, la Corea e la Cina. Lì visse 12 anni; a 68 anni andò in Siberia e in Cina, a 78 ritornò a casa sua a Digne, nel sud della Francia e lì morì l’8 Settembre del 1969 all’età di 101 anni.

Tra le sue opere (più di 40) ci sono: “Magia d’Amore e Magia Nera”, “Il Lama delle Cinque Saggezze”“Maghi e Mistici del Tibet”“Gli Insegnamenti Segreti del Buddhismo Tibetano”“Iniziazioni ed Iniziati del Tibet”“La Conoscenza Trascendente”“Testi Tibetani Inediti”“Viaggio di una Parigina a Lhasa” e molte altre. Tra le sue conoscenze e poteri, si dice, si menzionano le materializzazioni e proiezioni psichiche.

A questo proposito, il V.M. Samael Aun Weor, nella sua conferenza “L’Ego e le Effigi Mentali”, racconta la quanto segue:

“In questi istanti mi ricordo di David Neel, ella si propose di creare, in realtà e con la volontà, una Rappresentazione Vivente, un’Effigie Mentale; e diede, a tale figura, la forma di un monaco tibetanoDopo un certo tempo, quella figura, quella Rappresentazione, (intenzionalmente creata da David Neel), assumeva caratteristiche pericolose:ormai non ubbidiva, faceva quello che voleva, cominciava ad attaccare tutti, (anche se stessa, ecc.), ed è chiaro che la donna si spaventò…Allora, in un monastero, tutti, si dedicarono a disintegrare tale effigie. Era materializzata così forte che malgrado loro fossero esperti nel Mondo della Mente, impiegarono sei mesi di lavoro continuo per poterla disintegrare”. Si dice che conosceva a fondo questa tecnica dei “Tulpa” per materializzare, la “Tumo Reskiang”, elevare la temperatura del corpo o quella del “Lum-Gum”, o Viaggio Psichico e altre.

Nonostante la particolarità del personaggio, le opere scritte dalla maga-scrittrice Alexandra David Neel sono ancora oggi importanti testimonianze storiche della Cina d’allora, ancora utilizzate dalla letteratura del settore.