LI XIAOKE: L’ARTISTA ERRANTE

  • by Redazione
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  • 01 Ott 2019
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Li Xiaoke è un nome noto negli ambienti d’arte cinesi. Nato a Pechino la sua arte trae ispirazione dalla fede buddhista, in particolare,  ha trascorso gli ultimi trent’anni traendo ispirazione dalle aree in cui risiedono membri della comunità tibetana e fedeli del buddhismo lamaista, per questa ragione è meglio conosciuto come “l’artista pellegrino”..
Li, 74 anni, figlio del celeberrimo Li Keran, ha catturato gli scenari naturali e le usanze delle persone non solo  del Tibet, ma anche delle provincie di Qinghai, Gansu e Yunnan, con dipinti ad inchiostro che ha creato durante decine di viaggi da quando è partito per la prima volta nel 1988. “Un misterioso rifugio che potrebbe perseguitare la mente dopo aver lasciato una grande città, per me la pittura è pellegrinaggio”, con questa frase Li è solito descrivere le sue opere.

Gli spettatori possono probabilmente condividere questo sentimento quando “Tracce nelle aree tibetane”, una mostra presso la galleria della” Li Keran Art Foundation” a Pechino, dove dipinti, stampe e foto prodotte da Li Xiaoke sono state esposte. Queste riflettono i suoi scambi intimi con quelle parti lontane di mondo nel corso degli anni.
I suoi dipinti raffigurano i monasteri tibetani disseminati per il territorio della Regione, ma anche il Palazzo Potala e il Monastero di Drepung, entrambi a Lhasa.

La potenza di Li è nel mostrare la cultura locale e lo scenario naturale applicando strati di pittura a gamme di montagne e strutture del tempio nelle sue opere, dove monaci e pellegrini di solito appaiono più piccoli in fondo o in un angolo.
Il suo approccio alla composizione, quando mostra la relazione tra l’uomo e l’ambiente circostante, segue quella degli antichi artisti del paesaggio cinese: le figure sono spesso ritratte in piccole dimensioni, nascoste tra le montagne e l’acqua, quasi fuse con la natura. Ciò si accorda con uno spirito intrinseco dell’arte cinese che sostiene che le persone sono sempre banali di fronte al potere della natura.

Durante il suo primo viaggio, Li Xiaoke accompagnò un fotografo di nome Zheng Yunfeng, all’epoca anonimo ma oggi uno dei più importanti artisti cinesi, alla foce del Fiume Giallo nelle montagne di Bayan Har nel Qinghai. Entrambi portavano una calligrafia in lode alla grandiosità del fiume scritta proprio dal maestro Li Keran.
Durante i primi viaggi in Tibet durati circa 45 giorni, durante i quali Li Xiaoke è stato sopraffatto da quella che definisce la “purezza delle terre tibetane e l’innocenza della gente”. Ciò ha portato a ulteriori viaggi verso la sorgente dello Yangtze nelle Montagne Danggula nelle aree meridionali della provincia di Gansu e in altre regioni abitate da tibetani.

Li Xiaoke è tornato dal suo ultimo viaggio dell’anno scorso. Ma a causa di un problema cardiaco, i medici gli hanno sconsigliato di recarsi nuovamente ad alture così elevate, ma il pellegrinaggio e il viaggio di Li Xiaoke non termineranno “perché il Tibet e quei paesaggi saranno sempre nella ia mente”, ha dichiarato l’artista.