IL COVID-19 NON HA FERMATO LO SHOTON FESTIVAL! COME LO HANNO FESTEGGIATO I TIBETANI?

  • by Redazione
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  • 17 Ago 2020
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Lo scorso 19 agosto si è svolto a Lhasa, capitale del Tibet, le celebrazioni per il tradizionale Festival Shoton, meglio noto fuori dai confini tibetani come “Yogurt Festival”. Come mai questo curioso nome? La giornata coincide sempre con il termine del ritiro spirituale estivo dei monaci e lo Shoton è conosciuto localmente anche come il “festival dello yogurt” perché avviene al termine di un periodo di raccoglimento e preghiera in cui i monaci seguono una dieta rigorosamente vegetariana e ricca di yogurt; in questa occasione la gente che si reca al monastero offre anche dello yogurt ai monaci.

Immancabile anche quest’anno la tradizionale cerimonia di “esposizione al sole del Buddha” che ha segnato l’inizio del festival. Nello specifico si tratta di un enorme dipinto Thangka con l’immagine del Buddha esposto sulle colline vicino al monastero di Drepung. “Ho iniziato a fare la fila dopo le 6 del mattino”, ha detto Basang, della contea di Quxu. “Prendere il sole del Buddha è l’attività più importante del Festival di Shoton, quindi sono felice e soddisfatto di aver potuto dare un’occhiata”. Le date di svolgimento dello Shoton, che dura in tutto sette giorni, variano di anno in anno in base al calendario tibetano; il primo giorno corrisponde all’ultimo giorno del sesto mese tibetano, quindi cade nel periodo compreso tra agosto e i primi di settembre del nostro calendario.

Durante il festival sono in programma anche spettacoli di opera tibetana, eventi di equitazione, un concorso fotografico e un’assemblea a piedi.  Nel giardino del Norbulinka, il palazzo estivo dei Dalai Lama, si sono susseguite varie rappresentazioni che si protraggono per alcuni giorni. Il parco del Norbulinka si riempie di tende tibetane decorate dove la gente di Lhasa festeggia con canti e danze in un clima di festa. Infatti il festival Shoton è anche uno degli appuntamenti più importanti per i tibetani stessi per ammirare le opere teatrali o di danza folkloristiche dell’Altopiano. Eppure la pandemia non ha fermato i preparativi ed i festeggiamenti di questa importante festività. Tuttavia molte sono state le misure di controllo e prevenzione COVID-19,