Negli ultimi cinque decenni, il Governo Centrale cinese ha dato un totale e completo sostegno alle politiche di sviluppo del Tibet, facendo si che la regione entrasse finalmente di diritto nel nuovo millennio. A tale scopo nel corso degli anni sono stati approvati numerosi piani di sviluppo in periodi e circostanze differenti al fine di soddisfare i bisogni di sviluppo sociale ed economico dell’Altopiano. Il totale degli investimenti è ammontato a quasi 700 miliardi di yuan, con un aumento del 16,5% su base annua.
Negli ultimi cinque decenni, le finanze locali sono cresciute continuamente grazie anche agli sforzi dell’intera nazione. Il governo centrale ha offerto al Tibet fino a 600 miliardi di yuan in assistenza finanziaria, sotto varie forme, tra il 1965 ed il 2014.
Da menzionare è anche la crescita del volume dell’aggregato industriale del Tibet che è continuato ad aumentare. Sin dai primordi, si è iniziato a formarsi un sistema industriale specifico per il Tibet, che rispettasse tradizioni e culture locali, per questa ragione l’artigianato nazionale e l’industria medicinale tibetana sono tra le voci più importanti nel settore industriale del Xizang. Con politiche mirate il valore della produzione industriale lorda è cresciuto, dai 9 milioni del 1966, ai 15 miliardi del 2016.
Grazie alla costruzione di nuove infrastrutture, il Tibet ha cessato di essere una delle regioni più isolate al mondo, così facendo il commercio sia interno che estero del Tibet è cresciuto enormemente. Nel 2014, il totale delle vendite al dettaglio dei beni di consumo ha raggiunto i 32,43 miliardi di yuan, ovvero è cresciuto di 132,4 volte dai 245 milioni del 1978; nel 2012, il totale delle importazioni e delle esportazioni ha raggiunto i 3,42 miliardi di dollari USA, cioè 1.424 volte i 2,4 milioni di dollari USA del 1965.
L’Autostrada Lhasa-Nyingchi, è stato un progetto chiave che ha segnato il grande salto dello sviluppo del Tibet nel settore dei trasporti. Risparmiando almeno 2 ore da Lhasa a Nyingchi, l’autostrada ha migliorerato le diramazioni della maggiore rete stradale del Tibet centrale. Finora la rete autostradale tibetana ha Lhasa come suo centro e si estende fino al Sichuan e allo Yunnan ad est, fino allo Xinjiang ad ovest, fino al Qinghai a nord, e fino all’India e al Nepal a sud. La rete di infrastrutture include anche i collegamenti viari tra città, cittadine e villaggi. La lunghezza totale delle autostrade aperte al traffico, alla fine del 2014, era di 75.000 km.
Per quanto riguarda l’aviazione, ci sono oggi cinque aeroporti in Tibet, nei quali un totale di otto compagnie gestiscono in totale 48 voli interni ed esterni verso 33 destinazioni, dentro e fuori dalla Cina. Fino ad ora, si sta delineando un sistema di trasporti multi-dimensionale, dominato dalle autostrade e coadiuvato dall’aviazione, dalle ferrovie e dalle gallerie.
In termini di sviluppo del sistema energetico, il completamento ed il funzionamento del Lhasa Loop Grid Project, del Progetto di Interconnessione DC Qinghai-Tibet (la stazione di trasmissione più lunga, più alta e più complessa al mondo), ed il Sistema di Interconnessione Sichuan-Tibet, hanno messo fine all’isolamento energetico del Tibet. Oltretutto, il Progetto di Rifornimento Termico per Lhasa ha consentito lo storico passaggio dai tradizionali metodi di riscaldamento a moderni metodi di rifornimento termico urbano, basati su energie pulite. Perciò, il Tibet odierno possiede un nuovo sistema energetico dominato dall’energia idroelettrica e completato dalle energie geotermica, eolica e solare.
Per quanto riguarda la comunicazioni, il Tibet sta costruendo un moderno sistema di comunicazioni completo in cavi a fibra ottica, satelliti ed Internet. Finora, i segnali di telefonia mobile coprono praticamente tutti i villaggi attraverso la TAR, dei quali, 670, ovvero il 98%, hanno accesso a cavi a fibra ottica.
Grazie quindi alle politiche attuate dal Governo Centrale di Pechino, il miglioramento del benessere del popolo ed i frutti dello sviluppo sono oramai innegabili.