Quanto sapete sul Tibet? Il Tetto del Mondo è sempre più vicino a noi. Considerato ancora luogo inaccessibile, simbolo per eccellenza del misticismo tutto orientale, al giorno d’oggi questa magica terra è sempre più presente nella vita quotidiana di tutti noi. Lhasa, il Potala, i grandi laghi montani o il granitico monte Everest, sono oramai entrati nelle nostre case grazie a internet o ai tanti documentari girati all’interno dei confini tibetani. Insomma, il Tetto del Mondo sembra essersi “abbassato” apposta per essere scoperto al meglio. Ma quanto sappiamo realmente sul Tibet? Oggi esploriamo qualche curiosità culturale sul Tetto del Mondo.
IL CHAM
Il Cham è una danza rituale buddhista, tramandata dai monaci tibetani per più di 1200 anni. Il suo scopo è portare benedizioni all’intera comunità, ma impararla non è affatto cosa semplice: sono necessari anni, ai monaci, per impararne i passi. Ma servono anche come meditazione, sia per i monaci, sia per gli spettatori, trasportati nel mondo delle divinità sia dalla danza, sia dalle maschere.
IL “RE” DELLE PRATERIE: LO YAK
Quando parliamo di Tibet, la mente vola al monte Everest, al Potala e ad un animale simbolo di questa terra: lo yak. Pochi sanno che il burro di yak, un elemento ancora fondamentale nella dieta dei tibetani di oggi, è usato da oltre mezzo millennio anche per fare delle statue votive a tema ovviamente buddhista. Nel corso dei secoli si è andata a creare una vera maestranza artigiana che ancora oggi, viene gelosamente tramandata.
LE TANTE SCUOLE BUDDHISTE
Sapevate che quando parliamo di Buddhismo, non ci si riferisce mai ad una sola tradizione o scuola unica? A differenza del Cristianesimo, il Buddhismo non ha mai previsto una rigida gerarchia, motivo per il quale le differenti scuole buddiste sorte in Asia – dal Giappone fino alla Cambogia – sono tutte libere interpretazioni del verbo di Buddha. Incluso il Buddhismo tibetano.
Interessante invece la letteratura. Infatti solo in epoca recente alcuni testi – sia teatrali che della letteratura tibetana – sono stati trascritti. Per molti secoli i testi si tramandavano oralmente e gli autori originari sono ancora oggi sconosciuti. Ancora oggi la passione per il teatro e la narrativa è molto diffusa tanto da unire famiglie di diverse generazioni .
LA GRANDE ARCHITETTURA RELIGIOSA BUDDHISTA
Chiudiamo il nostro breve viaggio culturale con l’architettura parlando degli stupa, le classiche costruzioni votive disseminate in tutto il Tibet. Uno stupa (dal sanscrito stūpa) è un monumento buddhista, originario del subcontinente indiano, la cui funzione principale è quella di conservare reliquie. Il termine deriva dal sanscrito (in tibetano Chorten) che letteralmente significa “fondamento dell’offerta”. Gli stupa sono monumenti per la pace nel mondo. Tramite la loro forma perfetta, queste strutture esprimono la chiara natura della mente, ovvero l’illuminazione