L’ORO TERMALE DEL TIBET

Il Tibet appare oggi posseduto da quella stessa bellezza e magia descritta su ogni diario di viaggio di qualsiasi viaggiatore che s fosse addentrato tra le sue alte montagne. Questa bellissima regione, tuttavia, dal punto di vista geologico è uno dei luoghi più “giovani” ed attivi del pianeta.  “Solo settanta milioni di anni fa il Tibet era bagnato dal mare. Poi le zolle tettoniche indiane e cinesi cominciarono a muoversi formando ciò che ora è “il tetto del mondo”. Ancora oggi i laghi montani dello Xizang sono salati come il mare e camminando sui sentieri di montagna non è inusuale imbattersi in conchiglie giganti e spugne fossili. Questa forte attività vulcanica e la relativa “giovinezza” del Tibet, hanno fatto si che questa brulla ed austera regione ospitasse il più alto numero di sorgenti calde del territorio della Repubblica Popolare Cinese.

Lo Xizang si presenta infatti come una regione ricca di sorgenti termali, sia grandi che piccole, le quali rappresentano una gamma al dir poco completa delle tipologie di acque geotermali del mondo. In Tibet è possibile trovare sorgenti intermittenti, fumi caldi, sorgenti bollenti, pozze di fango bollente e aree di vapore geotermico e molto altro. Come abbiamo sottolineato, il si trova ad avere questo genere di sorgenti geotermali a causa della sua speciale geologia e non si è lontano dal vero nel ritenere questa abbondanza come un vero dono della natura.

Come i Europa nell’Antica Roma o in Cina durante l’Impero, anche in Tibet i bagni nelle calde acque termali sono tradizionalmente  un importante metodo terapico della medicina tibetana. Citando  I quattro tantra, uno dei grandi classici della letteratura medica tibetana scritto all’incirca nel VIII secolo da Yuthok Yothan Gonpo, tali sorgenti hanno molteplici effetti terapeutici. Queste possono essere usate per: per fortificare il fisico, allungare la vita, dissipare il freddo e ripristinare la bellezza perduta.

Con il passare dei secoli la cultura tibetana dei bagni termali si è, infine, integrata con la medicina ed in parche anche con la religione. L’odore, colore e gli effetti medici dipendono dai minerali contenuti nell’acqua e, sulla loro base, ogni differente tipo viene usato per curare una serie specica di patologie. Nello specifico le acque giallognole dall’odore pungente, ovvero  ricche di solfuri, sono un metodo efficace per alleviare l’eruzione cutanea e la lebbra; le acque che contengono calcite, quindi chiare e inodori, vengono indicate per espellere il calore latente e utilizzate per curare l’ulcera allo stomaco e problemi renali; invece quelle contenenti broferrite, quindi scure e torbide, si addicono al trattamento di tumori e gastriti croniche. É uso dei tibetani pensare che bagni regolari nelle sorgenti calde siano un efficace trattamento per dermatiti, rigidità articolare e dolori derivanti alla schiena dovuto alla curvatura della spina dorsale.