PILLOLE DI BUDDHISMO: LA SCUOLA KAGYU

  • by Redazione
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  • 04 Mag 2023
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Come è risaputo, il Buddhismo è una dottrina divisa in diverse correnti. A sua volta anche il Buddhismo Tibetano è diviso anch’esso in diverse scuole. Dopo quella Gelug (la scuola dei Dalai Lama, dei Panchen Lama e dei Gaden Tripa) la più seguita è quella Kagyu. In Tibet si ritiene che la scuola Gelug abbia prodotto tra i più raffinati studiosi, ma è la scuola Kagyu ad aver dato origine ai più importanti uomini di lettere.

In effetti, questa corrente è stata da sempre basata sulla pratica della meditazione, del misticismo e dell’eremitaggio. E’ a tale scuola, infatti, che appartiene il santo tibetano più famoso di tutti, il grande yogi Milarepa, appartenenza di cui i kagyupa (ovvero i seguaci della scuola Kagyu) vanno molto orgogliosi.

Nella sua fase embrionale il lignaggio Kagyu ha origine in India nella tradizione medievale dei Mahasiddha, ed in particolare con Tilopa e Naropa. Tilopa (988–1069) nacque nel Bengala, ricevette vari insegnamenti da alcuni Siddha buddhisti ma realizzò la piena illuminazione nel contesto di una visione avuta da Vajradhara, il Buddha Primordiale. Il suo insegnamento era centrato sulla Mahamudra, la vera Natura della Mente, e venne trasmesso al suo discepolo Naropa sulle rive del Gange (questo insegnamento venne chiamato appunto “La Mahamudra del Gange”).

Naropa (1016-1041), il secondo patriarca della scuola Kagyu, era un abate del Monastero di Nalanda ma dopo una particolare esperienza mistica rimase insoddisfatto dal semplice studio intellettuale delle scritture, capace di far cogliere la forma dell’insegnamento ma non il suo significato più profondo e trascendente. Pertanto, abbandonò il suo ruolo alla ricerca di un vero maestro tantrico che trovò in Tilopa. Viene ricordato sopratutto per la sua grandissima devozione verso il guru, che lo portò a dover affrontare dodici terribili prove che gli permisero di purificare il proprio karma e raggiungere la realizzazione. Naropa venne conosciuto per aver sistematizzato gli insegnamento sugli yoga tantrici interni, creando il sistema dei cosiddetti «sei Yoga di Naropa».

Naropa fu il maestro del primo tibetano del Lignaggio, il primo ad aver fatto di esso una scuola: Marpa (1012-1097), soprannominato Il Traduttore. Traduttore perché fu lui che tradusse i primi Tantra dal sanscrito al tibetano, giocando un ruolo chiave nella trasmissione del Buddhismo dall’India al Tibet. Marpa non fu mai monaco e neanche un rinunciante. Era un praticante laico, sposato con quella che fu la sua consorta tantrica (chiamata Damema). La tradizione lo ricorda come una emanazione dell’Yidam tantrico Hevajra, che fu la sua Divinità di meditazione principale. Marpa viene ricordato per aver compiuto tre viaggi eroici dal Tibet all’India attraversando l’Himalaya a piedi per ricevere l’insegnamento tantrico. Oltre a Naropa, il suo principale maestro fu il Siddha Maitripa. Marpa era malvisto dai tibetani per il proprio carattere brusco e violento; tuttavia nel tempo nonostante la cattiva fama attrasse tramite un certo tipo di carisma alcuni discepoli che formarono il nucleo fondante di quella che è diventata la scuola Kagyu.

Il suo discepolo più conosciuto però fu il grande Yogi Milarepa, la cui storia divenne molto famosa. Milarepa (1051-1135), dopo essersi macchiato dell’orribile crimine di aver ucciso dei propri parenti tramite la stregoneria, cercò un maestro buddhista per purificarsi da questo karma orribile. Trovò Marpa, che però nei suoi confronti si dimostrò molto aggressivo e poco propenso a dargli gli insegnamenti. Per molto tempo lo trattò male, mentre Milarepa vedeva gli altri discepoli di Marpa ricevere le iniziazioni tantriche e gli insegnamenti esoterici lui veniva maltrattato e sfruttato dal maestro per fare lavori pesanti e spesso inutili. Il tutto, secondo la tradizione, servì a testare il suo interesse e a purificare il suo karma. Dopo essere però finalmente riuscito ad ottenere gli insegnamenti che voleva, Milarepa divenne il più grande degli asceti tibetani. Rinunciò a tutto, cibandosi solo di ortiche al punto che il suo corpo divenne magrisssimo e la sua pelle divenne di color verde. Milarepa raggiunse l’Illuminazione praticando sopratutto il tantra di Chakrasamvara. Il suo esempio ha ispirato miriadi di asceti dell’area himalayana e molto famose sono diventate le sue canzoni (oltre cento) che servivano a trasmettere la sua esperienza di rinuncia, misticismo e realizzazione.

Il principale discepolo di Milarepa fu il primo monaco della scuola Kagyu, ovvero Gampopa (1079-1153). Lui, che ricevette la trasmissione monastica nella linea di Atisha, portò il monachesimo nella scuola Kagyu, istituzionalizzando così questa scuola. Gampopa inizialmente era un medico, ma divenne monaco dopo la morte della moglie e dei suoi due figli, che non riuscì a guarire. L’opera di Gampopa più conosciuta è chiamata “Prezioso Ornamento di Liberazione” e divenne un importante manuale di pratica nella scuola Kagyu. Dopo aver ricevuto all’età di 33 anni tutti gli insegnamenti da Milarepa nell’arco di 13 mesi andò in ritiro, e poi fondò a Dvagspo un monastero che diventò un centro di diffusione della scuola Kagyu. Ebbe oltre 500 studenti ed il principale fu Dusum Khyenpa.

Con Dusum Khyenpa (1110-1193) si apre una nuova stagione non solo per la scuola Kagyu ma per tutto il Buddhismo Tibetano. Quest’ultimo, infatti, fu il primo a lasciare delle istruzioni su come trovare la propria reincarnazione e poter così continuare, in un corpo nuovo, a guidare il lignaggio ed i suoi monasteri. Così Dusum Khyenpa, poi conosciuto come Karmapa, divenne il primo tulku (maestro reincarnato) della religione tibetana. Dusum Khyenpa fondò due importanti monasteri del suo lignaggio, monasteri che hanno fatto la storia della scuola Kagyu e sono ancora ben attivi: Karma Gon nel Kham e Tsurphu nel Tibet centrale. Quest’ultimo divenne la sede principale di tutti i successivi Karmapa, che costituì poi in futuro una forte concorrenza con l’istituzione dei Dalai Lama. Con i Karmapa si creò anche un forte legame con gli Imperatori Cinesi (l’Imperatore Ming Yung Lo, ad esempio, era discepolo del quinto Karmapa), prima dell’ascesa dei Dalai Lama.

E’ bene però specificare che quella del Karmapa è solo una delle sette della scuola Kagyu. In realtà, Gampopa ebbe molto discepoli e così il suo lignaggio andò a dividersi in molte sotto-scuole. Tradizionalmente le scuole Kagyu si dividono in Quattro Scuole Maggiori e Quattro Minori. Quella del Karmapa, la più famosa e potente in Tibet, è chiamata Karma Kagyu.

Di queste scuole, oggigiorno ad essere davvero importanti sono solo altre due scuole oltre quella Karma Kagyu: ovvero la scuola Drukpa Kagyu e la Drikung Kagyu. Di queste, la scuola Drukpa costituisce ancora oggi la religione di Stato in Bhutan. Il Karmapa fu il maestro ad aver maggiore prestigio in Tibet e pertanto è stato spesso visto da alcuni come capo di tutta la scuola Kagyu. Questo era vero ai tempi del sedicesimo Karmapa (1924-1981), ma in realtà questi lignaggi sono sempre stati tra loro indipendenti.

Quali sono le pratiche e le visioni principali della scuola Kagyu? Dal punto di vista filosofico ha avuta molta fortuna la visione Shentong, che si differenza molto dalla Prasangika diventata la visione tipizzante della scuola Gelug. Lo Shentong è una rielaborazione della visione dei tardi Sutra Mahayana chiamati Tathagatagarbha, focalizzati sulla Natura di Buddha. Nello Shentong la natura ultima della realtà, e quindi la Natura di Buddha, non è definita come vuota e basta, ma come luminosa e dotata pertanto di qualità intrinseche. Questa visione, secondo i proponenti di questa filosofia, si sposerebbe di più sia con la pratica del Tantra -che costituisce in una coltivazione della luminosità intrinseca della mente sotto forma di Divinità di meditazione (tib. Yidam) -, sia con la pratica di Mahamudra il cui scopo è la realizzazione della vera natura della mente.

Per ciò che riguarda le trasmissioni tantriche più praticate nella scuola Kagyu c’è una grande varietà in base al maestro o alla sotto-scuola o al monastero di riferimento. Particolare importanza però ce lo ha avuta la trasmissione di Chakrasamvara e Vajrayogini, oltre alla pratica del Tummo (calore interiore) e degli altri Yoga come sistematizzati da Naropa. A caratterizzare particolarmente la scuola Kagyu poi c’è un sistema di meditazione volto alla realizzazione della vera natura della mente chiamato “Mahamudra di Gampopa”. Fondamentale in questa scuola è anche il principio della devozione al guru (con la pratica che ne deriva: il Guru Yoga) e l’idea della trasmissione diretta e orale degli insegnamenti da bocca a orecchio.