C’E’ PIU’ACQUA IN TIBET, MA NON E’ UNA BUONA NOTIZIA

Aumentano le riserve idriche del Tibet, ma non è affatto una buona notizia. Anzi, i ricercatori lanciano l’allarme. Analizziamo nel dettaglio il perché.

L’allarme dei ricercaotri

Recentemente, gli studiosi cinesi hanno scoperto che i livelli di acqua lacustre nell’Altopiano del Qinghai-Tibet sono aumentati di ben 140,8 chilometri cubi dal 1990 al 2013. Un cambiamento che ha portato ad un aumento delle riserve idriche del Tibet.

Se pensassimo al Tetto del Mondo come una regione rocciosa e montuosa, quasi priva di “verde” si potrebbe dire che questa è una buona notizia, ma niente di più lontano dal vero. Anzi, sono gli stessi ricercatori che mettono le mani avanti e richiamano alla prudenza.

Cambiamento climatico l’indiziato numero uno

Gli occhi sono tutti puntati sui cambiamenti climatici. L’aumento delle piogge torrenziali (specialmente al confine con il Nepal) e soprattutto il disgelo dei ghiacciai millenari sta rapidamente mutando l’assetto idrico del Tibet. Una situazione che gli stessi scienziati cinesi ritengono allarmante. Non solo per il fragile ecosistema tibetano.

Più acqua a valle significa meno acqua a monte. Quindi meno acqua per le fonti di quei fiumi che, dal Tibet, alimentano oltre il 40% della popolazione mondiale. La rapida erosione dei ghiacciai desta infatti preoccupazione anche per i tre maggiori fiumi della Cina che nascono in Tibet – lo Yangtze, il Fiume Giallo e il Lancang – soprattutto per il problema dell’approvvigionamento idrico a lungo termine.