TIBET ESOTERICO: BREVE EXCURSUS NELLE CREDENZE TRADIZIONALI TIBETANE

  • by michele
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  • 27 Apr 2017
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Il Tibet ancora oggi conserva molti elementi della religione sciamanica aborigena. Demoni, uomini scimmia, leonesse alate, montagne sacre e quant’altro, si sono andati a fondere con la metafisica Buddista creando uno spesso e variegato intreccio religioso affascinante quanto unico nel suo genere. Oggi cercheremo di analizzare, alcuni dei fattori più interessanti del cosiddetto “Tibet esoterico”.

Sapevate che nel Tibet antico la tomba era quadrata e in pietre sovrapposte (e sono bianche nel caso di un re o di un guerriero), con un tetto piatto? Sopra era tradizione veniva creato un tumulo su cui venivano piantate piante. Le tombe erano solo per i re e infatti i cadaveri del popolo sono sempre stati esposti perché ci pensasse la natura mentre i corpi dei grandi ecclesiastici sono imbalsamati o cremati. Leggenda vuole che le tombe siano state introdotte dalla famiglia  “Bonpo” che oggi seppelliscono i morti in tombe di famiglia, tuttavia era costume che le tombe di re e sovrani sorgessero nel luogo in cui si collocava “l’origine” della dinastia e venivano chiamati montagne, questo perché i massicci montoni erano paragonate a delle scale o corde usate, sempre secondo leggenda, dal primo capostipite per scendere in terra. Ecco quindi che in Tibet, anche le montagne vennero adornate di una magica sacralità, mentre gli eroi morti erano i “pilastri del cielo”.

Seguendo questo ragionamento, possiamo anche andare oltre ed avventurarci sulla visione tripartitica del cielo della tradizione tibetana. A riguardo, i tre piani del mondo sono: il cielo con i suoi dèi bianchi, la terra con i suoi dèi di alberi e rocce che sono rossi o gialli, il sottosuolo con i suoi dèi acquatici blu o neri. Questa visione viene poi rispecchiata anche nella struttura della case è stata modellata nella rappresentazione dell’universo e del corpo umano stesso. Il mondo in generale è l’estensione del luogo abitato. Gli dèi delle vette e delle montagne sacre regnano anche sulla testa e sulle spalle dell’uomo ma anche sul tetto della casa. Sul quest’ultimo ci sono altari di pietra, bandiere, rami d’albero, corna di animali e fornelli per bruciare rami di ginepro il cui odore viene offerto agli dei delle vette come preghiera. Ad esempio, lo stesso processo di bruciatura del ginepro, secondo la tradizione, venne eseguito per chiedere al cielo il re.

In ultima analisi, interessante è la visione tradizionale della nascita dello stesso territorio dello Xizang. Secondo alcune leggende tramandate oralmente, la brulla terra dell’Altopiano sarebbe nata dallo smembramento di un demone dalle fattezze simili ad un animale.