Nel laboratorio di Dawa, entomologo di 55 anni dell’Istituto di Biologia dell’Altopiano del Tibet, una delicata farfalla grigia decorata con strisce bianche e intricati cerchi dorati ha trovato la sua ultima dimora. Questo esemplare è una delle oltre 300 specie appena scoperte da Dawa e il suo team nella Regione: “Ogni nuova farfalla è una sorpresa e svela i segreti della biodiversità sull’Altopiano”, racconta.
Da oltre 30 anni, Dawa studia la tassonomia degli insetti. “Si tratta di comprendere e proteggere le specie rare, una base importante per mantenere l’equilibrio ecologico sull’altopiano”. Per lui e i suoi colleghi, questo lavoro è sia un legame intimo con la Natura, sia una battaglia contro i suoi elementi più aggressivi: intense radiazioni UV, cambiamenti climatici imprevedibili e geografia complicata. Così, ogni anno, la squadra di Dawa copre quasi 20mila chilometri per più di 140 giorni attraverso montagne, valli, praterie e laghi, e ogni passo è una testimonianza di questa instancabile dedizione. La spedizione più lunga li ha portati nelle foreste pluviali della Contea di Mêdog, dove prevalgono umidità e caldo: fame, scottature e punture di zanzare, per raccogliere decine di migliaia di esemplari.
Xu Yongqiang, uno dei membri della squadra di Dawa, ricorda come anche un attimo di distrazione possa significare un braccio coperto di punture. E chiede spesso a Dawa da dove arrivi la sua incrollabile passione. La risposta? Nell’infanzia, quando Dawa vede una farfalla bianca tra alcuni fiori – un incontro che avrebbe scatenato la sua curiosità e il desiderio di conoscere meglio queste bellissime creature. Nonostante l’iniziale esitazione dei genitori, Dawa persegue la sua passione per lo studio degli insetti e, ora, sua madre sostiene pienamente il suo lavoro: “Ho letto tutti gli articoli scientifici sugli insetti dell’altopiano che ha pubblicato online e, nel corso degli anni, ho imparato a capirlo”.
Nel 2017, la squadra ha iniziato a compilare un catalogo delle farfalle del Tibet che – per la prima volta – contiene i loro nomi scientifici in Latino, Tibetano e Cinese. Il catalogo documenta meticolosamente oltre 600 specie, comprese le caratteristiche morfologiche, le piante-ospiti e le informazioni sulla distribuzione. “Un lavoro in corso”, come spiega Dawa, sottolineando il ruolo cruciale che le farfalle svolgono nella protezione del delicato ecosistema dell’Altopiano. “Se il mio lavoro può contribuire anche solo in minima parte a preservare la biodiversità, allora è una missione che vale la pena perseguire”.