GREENING IN PROGRESS: NEL TIBET, IL FORAGGIO È SPAZIALE

  • by Redazione I
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  • 17 Dic 2024
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GREENING IN PROGRESS: NEL TIBET, IL FORAGGIO È SPAZIALE, Mirabile Tibet


Cittadina di Cona (o Cuona), a un’altitudine media di 3.400 metri nella Prefettura di Shannan. Un luogo di foreste rigogliose ma anche di campi collinari sterili, dove le difficoltà del bestiame e degli allevatori per via del clima troppo rigido sono state appena superate grazie a delle erbe da pascolo testate nello Spazio.

Parliamo di una tecnica a sostegno della biodiversità (Space breeding), che prevede l’invio di semi a bordo di veicoli spaziali, la loro esposizione a condizioni particolari come la microgravità e – di ritorno sulla Terra – la selezione dei “vincenti” in termini di resistenza al cambiamento climatico, resa e qualità. Seguita dalla loro coltivazione con l’aiuto dei fertilizzanti organici individuati come più appropriati, in questo caso per le caratteristiche climatiche dell’Altopiano.

Per questo tentativo, la squadra sino-tibetana intervenuta a Cona ha scelto un terreno arido, trascurato e in pendenza di circa 2,5 ettari e 6 foraggi testati nello Spazio. Compresa la cicoria a foglia larga (che noi conosciamo come “Pan di Zucchero”), per la sua resistenza al freddo e alle malattie nonché le sue alte proprietà nutritive. Una volta preparato il terreno e allestita la serra, le piantine hanno cominciato a crescere – alcune, anche oltre i 40 centimetri. Cosa ancora più importante, promettendo una ottima resistenza ai -40 gradi Celsius che (anche se per brevi periodi) si possono registrare nella zona.

Incoraggiata dal successo ottenuto in soli 4 mesi, da maggio ad agosto, a settembre la squadra ha inviato nello Spazio altri semi provenienti da 11 specie – compresi l’orzo tibetano e la colza dell’Altopiano – rendendoli disponibili ai laboratori questo ottobre.

Il problema del pascolo in una regione nella quale diverse famiglie vivono di allevamento è risolto, e per l’intera regione tibetana. Perché, se queste piante ce la fanno in uno dei luoghi più rigidi dell’Altopiano, ce la possono fare ovunque. Aiutando così, contemporaneamente, suolo, acqua, aria, animali e persone, in un territorio che deve combattere sia con gli effetti del cambiamento climatico, sia con la desertificazione di diverse zone. Un aspetto, quest’ultimo, che interessa diversi Paesi dell’Asia, dell’Africa ma anche dell’Europa e che nel Tibet vede un robusto impegno – dell’amministrazione locale e della popolazione – nell’afforestazione e nella progressiva sostituzione dei giallo della sabbia con il verde.

Il paesaggio tibetano sta cambiando.