Quest’anno, la regione ha raggiunto l’iscrizione completa nella Scuola dell’obbligo per bambini e adolescenti con disabilità. E parliamo di 7 istituti speciali con centinaia di insegnanti di sostegno a disposizione di oltre 7mila allievi. Compresa la Lhasa Special Education School, la prima di questo tipo nella regione, nata nel 2000 e che offre diversi programmi specifici.
Come la pittura tibetana (arte dei thangka compresa), la tessitura dei tappeti e la lavorazione della ceramica, senza dimenticare i corsi di lingua tibetana – anche dei segni. Con un risultato eccezionale, laddove circa l’80% dei laureati riesce a trovare un lavoro e dunque la necessaria autonomia e dignità professionale ed economica. Così, mentre alcuni continuano gli studi nelle accademie locali, altri aprono una loro attività o trovano un impiego stabile – comprese le stesse scuole dei quali sono stati allievi. Insegnanti speciali nelle loro scuole speciali. Come la 26enne Lhamo Tsering, non udente dalla nascita, che – tra le prime diplomate dell’istituto di Lhasa – ora è una dei docenti “anziani”.
L’attenzione all’inclusione scolastica, all’istruzione e al futuro degli studenti con disabilità è alta, e include anche la musica e la musicoterapia. Nel 2020 infatti, per la prima volta in tutta la regione, un istituto come la Lhasa Special Education School ha aperto un corso dedicato: “Happy Key”, al quale collabora costantemente – attraverso la sua Arts Foundation – anche l’apprezzatissimo pianista cinese Lang Lang.
Questa primavera, presso il Tibet Art Museum, un’intera mostra è stata allestita con 100 dipinti realizzati da 180 allievi di scuole speciali. Vista la tradizione dell’Altopiano e il magnifico sincretismo dell’Arte tibetana, usando tecniche di pittura antiche e moderne, su carta o tessuto, come da scuola locale e di ispirazione himalayana o cinese.
Ad aprile-maggio di quest’anno, i ragazzi con disabilità ricevevano la loro istruzione: in poco più di 1.000 nelle scuole speciali, in quasi 4,6mila nelle scuole per tutti e in 2,6mila a domicilio, con un tasso di iscrizione nella Scuola dell’obbligo di poco oltre il 97%. Come dicevamo, secondo la Federazione regionale per le persone con disabilità, il 2024 si chiude con un bel risultato e una dispersione nonché esclusione scolastica che sembrano, ormai, superate.