CONTINUARE SULLA STRADA DELL’APERTURA E DEL PROGRESSO

Sviluppo e progresso, ma con uno sguardo attento nel preservare l’ambiente nonché una cultura affascinante ed unica al mondo. Queste le linee guida che negli ultimi vent’anni hanno caratterizzato il cammino del progresso della Regione del Tibet.
Politiche mirate atte a preservare e salvaguardare le abitudine e le tradizioni, sono state messe in atto in tutto il territorio dello Xizang.

Il premier cinese Li Keqiang ha definito una priorità il mantenimento della stabilità e lo sviluppo della regione autonoma del Tibet: “Il Tibet ha un posto speciale nel sviluppo complessivo del paese, e il Comitato centrale del Partito comunista cinese ha ulteriormente reso la regione una priorità nel XVIII Congresso del Partito nel 2012”, ha ribadito il premier cinese. Inoltre, quest’anno il Governo Centrale intende fare ulteriori sforzi nel promuovere la stabilità e lo sviluppo del Tibet, attraverso un interesse focalizzato sul miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali. Migliorando i servizi pubblici in settori come l’istruzione, l’assistenza sanitaria e il riscaldamento.

Ma quali le strade da percorrere? La ricetta del progresso tibetano è quella delle “industrie speciali” ovvero turismo, l’energia pulita, la medicina etnica, permettendo anche la duplice salvaguardia e preservazione delle tradizioni etniche locali, nonché dell’ecologia del tetto del mondo.

Ad un’altitudine media di circa 4.000 metri, il Tibet è scarsamente popolato, ha una popolazione di circa 3,75 milioni di persone suddivisi in più gruppi etnici che vivono su 1,2 milioni di chilometri quadrati di terreno, un ottavo dell’intera superficie della Cina. Lo scorso anno, la crescita annua del Pil del Tibet è stata dell’11,5 per cento, prima delle regioni a livello provinciale della Cina. Inoltre, il Governo Centrale intende rafforzare il sostegno e le strutture di finanziamento per le infrastrutture di trasporto ed energetico del Tibet.

Non bisogna poi dimenticare che lo Xizang è una delle Regioni più estese della Cina, all’interno del quale non vivono eterogenei gruppi etnici (il ceppo Zangzu è il maggioritario) fortemente conflittuali tra loro. Per il governo cinese, quindi, l’unità deve essere rafforzata per aiutare la pacifica convivenza di tutti i gruppi etnici, promuovere l’armonia religiosa così come salvaguardare la stabilità sociale e la pace.

Facendo esempi concreti, nel settembre 1965 la fondazione della Regione Autonoma del Tibet ha ufficialmente costituito il sistema di amministrazione autonoma delle zone etniche, fornendo la garanzia del sistema politico e sociale allo sviluppo della modernizzazione economica e sociale locale. Negli anni compresi tra il 1966 e 1979 la produzione cerealicola è aumentata del 34,8% e il numero dei capi di bestiame del 29,3%; la superfice rimboschita si è ampliata gradualmente, con la messa a dimora di oltre 250 mila alberi da frutta di vario tipo e di una trentina di frutteti e piantagioni di tè statali, con una pruduzione di frutta superiore a 1.300.000 kg. Nel 1975, rispetto al 1965, il numero delle imprese industriali e minerarie era passato da 80 a 218, con medie e piccole imprese elettriche, carboniere, di materiali da costruzione, dell’industria forestale, tessili, della pelletteria, della stampa, alimentari e così via, mentre il numero dei principali prodotti industriali è passato da 18 a 70, la generazione di elettricità è aumentata di 6,7 volte e la produzione di cemento di 1,3 volte. Nel 1976 le strade aperte al traffico si sono allungate dell’ 8,5% rispetto al 1965, il 90% dei distretti sono stati collegati con strade e il volume del trasporto passeggeri e merci è notevolmente cresciuto. Nel 1976 dopo 3 anni di arduo lavoro sono state costruite le condutture dei derivati del petrolio da Golmud a Lhasa. Anche la causa aerea ha visto uno sviluppo, con la costruzione dei 3 aeroporti di Gongga, Heping e Bangda. Inoltre la causa delle comunicazioni postali ha registrato un forte sviluppo, per cui rispetto al 1965, nel 1976 il numero degli uffici postali era aumentato del 17,7%, mentre sono aumentati più volte i circuiti telegrafici e telefonici e i telefoni urbani e la lunghezza totale del servizio postale è aumentata di circa 4 volte. Nel 1976 il volume delle vendite di merci di vario genere era aumentato di più del 60% rispetto al 1965, mentre il volume delle vendite di macchinari agricoli era aumentato di più di 9 volte.