ALLA SCOPERTA DEL “TRONO DI DIO”
La splendida Lhasa, che in tibetano significa “Trono di Dio”, situata a 3650 m di altitudine nella valle del Kyi Chu, è la capitale della Regione Autonoma dello Xizang, territorio che fino ai primi del 1700 era direttamente o indirettamente controllato dal Celeste Impero. In seguito alle vicissitudini storiche e alle intemperie, molto del patrimonio artistico di Lhasa è andato perduto, ma ancora oggi per le vie della città, come nel piccolo quartiere del Barkhor, è possibile ammirare siti di inestimabile valore artistico e culturale, primo fra tutti il maestoso “Potala”. Situato sul monte Rosso (Maburishan) sulla strada Beijingzhonglu di Lhasa, il Potala è il complesso imperiale situato alla più alta altitudine del mondo e racchiude in sé l’essenza religiosa e storica tibetana. Con il suo edificio più alto che conta tredici piani, il Potala raggiunge un’altezza di 117 m e si divide tra il palazzo Rosso e il palazzo Bianco. Il primo comprende principalmente sale da preghiera e otto chorten (stupa tibetani) decorati con lamine d’oro e pietre preziose, in cui riposano i corpi imbalsamati di Dalai Lama di varie generazioni. Al contrario, nel Palazzo Bianco si trovano gli alloggi e l’amministrazione dell’intero complesso. Il Potala è un museo unico al mondo ed un Tesoro artistico senza pari. Le sue mura racchiudono stupendi esempi di arte tibetana e reperti di alto valore come il sutra Bkar-vgyur (Buddha’s Feachings) scritto su Pattra dell’India; gli editti imperiali d’oro e i sigilli d’oro conferititi dagli imperatori della dinastia Qing. Meta di pellegrinaggio dei discepoli del buddhismo lamaista, il Potala è senza dubbio il cuore e l’immagine nel mondo della splendida Lhasa.