Le autorità cinesi hanno annunciato l’inizio della seconda spedizione scientifica verso l’Altopiano di Qinghai, mirata a studiare cambiamenti nel clima, nell’ambiente e nella sua biodiversità occorsi nelle ultime quattro decadi.
Infatti l’ultima volta che l’Altopiano era stato esplorato risale all’inizio degli anni ’70. La spedizione non avrà breve durata, visto che durerà dai cinque ai dieci anni; la sua prima fermata sarà il Serling Tso, un lago di 2391 Kmq, che, espandendosi, ha sottratto al Lago Namtso il titolo di specchio d’acqua più grande del Tibet tre anni fa.
Nel corso del mese prossimo l’Accademia Cinese delle Scienze porterà oltre 100 scienziati sulle rive del lago, dal quale si diparte lo Yangtze, il più grande fiume della Cina. Essi saranno divisi in quattro gruppi e compiranno ricognizioni approfondite dei ghiacciai dell’altipiano, alla ricerca di prove e indici dei cambiamenti che hanno subito negli ultimi decenni a livello ecologico. Yao Tandong, rappresentante dell’Accademia, ha dichiarato: “Grandi cambiamenti nelle risorse e nell’ambiente dell’Altopiano sono avvenuti dai tempi della prima spedizione, bisogna effettuare accurati e severi test per distinguere quelli occorsi naturalmente da quelli risultati da altri tipi di processo e comprendere quali effetti questo possa avere sulla biodiversità e sull’equilibrio della zona”.
La prima spedizione copriva oltre cinquanta diverse discipline, come geologia, paleontologia, geofisica, zoologia, botanica, climatologia. “Da allora tutte queste discipline hanno avuto una considerevole evoluzione e hanno a disposizione strumenti di indagine molto più sofisticati; contiamo che i risultati delle esplorazioni e delle ricognizioni saranno estremamente più profondi e accurati”.
Zhu Liping, ricercatore dell’Accademia delle Scienze, dichiara che dal 1976 al 2009 la superficie del Serling Tso si é allargata del 40 per cento, con un aumento di 100 miliardi di metri cubi d’acqua, una quantità pari a tre volte l’acqua contenuta nella Diga delle Tre Gole; sarà molto interessante verificare l’impatto di tale aumento sull’ecologia locale e potenziali collegamenti con fenomeni di inondazione e di siccità nella sottostante zona monsonica orientale.
Zhu dichiara che i dati verranno raccolti con l’uso di droni acquatici automatizzati che consentiranno, tra l’altro, di tracciare una mappa topografica del lago per la prima volta nella storia. “Il clima dell’altopiano sta diventando più tiepido, ma anche più umido”, dichiara Xu Baiqing, che guiderà un altro team scientifico a esplorare i ghiacciai; esso perforerà le croste ghiacciate in tre diverse località, estraendo “carote” di ghiaccio primordiale il cui studio consentirà di verificare le condizioni esistenti sull’Altopiano secoli e secoli addietro, per confrontarle con quelle rilevate negli anni ’70 e con quelle presenti oggi. Questo consentirà una valutazione seria e scientifica degli effettivi cambiamenti climatici e da ciò si potranno stilare strategie razionali di conservazione delle risorse naturali della zona.
Dal punto di vista archeologico gli scienziati cercheranno prove che possano confermare una precedente scoperta di rovine paleolitiche nella zona di Serling Tso, che indicherebbe come dei gruppi umani abbiano abitato queste zone circa 30mila anni fa. Gli archeologi cercheranno di capire come questi abitanti abbiano potuto raggiungere l’Altopiano, da dove siano arrivati e come si siano adattati alle sue peculiari condizioni, in primis l’elevata altitudine. Deng Tao, Vicedirettore dell’Istituto Cinese di Paleontologoia e Paleoantropologia é particolarmente ansioso di dare risposta a questi interrogativi.
Un altro gruppo di scienziati studierà la biodiversità dell’Altopiano e traccerà una mappa degli habitat per la sua protezione e preservazione. In futuro l’intera area di Serling Tso potrebbe venire dichiarata “Parco Naturale”. La spedizione porterà gli scienziati anche nella zona del “Corridoio Economico Sino-Pachistano” e a un passo che collega la zona con l’Asia Meridionale.