Il vessillo della vittoria (in sanscrito dhvaja, in tibetano rgyal-mtshan) si riferisce a diversi oggetti della cultura tibetana, richiamando anche le figure della bandiera, dello stendardo. È costruito in legno e tessuto, ma ne esistono copie in metallo. Classicamente è uno stretto cilindro di tessuto con tre o più strisce di seta adornato con nastri di cinque colori (bianco, rosso, verde, blu, giallo), e funge da decorazione e generalmente si trova all’interno di templi e monasteri, sospeso al soffitto, come ornamento dei tetti o all’estremità delle lunghe aste di preghiera.
A volte viene utilizzato anche sul tetto di abitazioni private. Rappresenta la vittoria degli insegnamenti buddhisti, la vittoria della conoscenza sull’ignoranza e sulla paura, la vittoria del Dharma contro su tutti gli ostacoli e il raggiungimento della felicità ultima. Secondo alcuni tibetologi, il vessillo sarebbe un’evoluzione del primo simbolo, il parasole.
LA RUOTA DEL DHARMA
La Ruota del Dharma (in sanscrito chakra, in tibetano ‘khor-lo) si compone di un mozzo centrale, di otto o più raggi e di un cerchione esterno. L’immagine della ruota è un simbolo universale ed è presente in tutte le culture. Già nell’India prebuddhista era un simbolo molto diffuso con il duplice significato di arma o del sole.
Nella cultura buddhista la ruota si associa immediatamente al concetto della Ruota del Dharma messa in moto da Buddha in occasione della prima esposizione pubblica della sua dottrina a Sarnath, non lontano da Benares, l’odierna Varanasi, nel cosiddetto Parco delle Gazzelle. Per questo motivo spesso la Ruota del Dharma viene spesso rappresentata tra due gazzelle.
I significati della Ruota del Dharma possono essere molteplici. Secondo i tre addestramenti della pratica buddhista, il mozzo rappresenta l’addestramento alla disciplina morale che rende stabile la mente; i raggi rappresentano la comprensione della vacuità di tutti i fenomeni che permette di eliminare alla radice la nostra ignoranza, ed il nostro attaccamento ai beni materiali; il cerchione esterno, infine, identifica la concentrazione che permette di tenere salda la pratica della dottrina buddhista.
Rappresenta inoltre l’Ottuplice nobile sentiero che porta alla liberazione, il Dharma e Buddha Shakyamuni stesso. In senso più generale, tra gli otto simboli di buon auspicio, la Ruota del Dharma simboleggia l’insegnamento buddhista nella sua globalità; essa ci ricorda infatti che il Dharma abbraccia tutte le cose, non ha né principio né fine, è in movimento costante ma immobile al contempo.