Passato e modernità. Questa l’essenza della musica tibetana nel nuovo millennio. Nonostante la famosa chiusura dell’altopiano, ai giorni d’oggi la musica dello Xizang presenta numerose influenze che vanno dal rock occidentale fino al k-pop coreano. Un viaggio di suoni che ha reso un prodotto unico ed interessante.
Il popolo tibetano si rifà ad una cultura musicale popolare estremamente forte, oltre ad essere ben rappresentato anche nella musica pop cinese (mandopop). I cantanti di etnia tibetana sono particolarmente rinomati per le loro ampie abilità vocali, spesso attribuite alla provenienza dalle grandi altitudini dell’altopiano tibetano. Per citare alcuni esponenti della musica pop tibetana: Tseten Dolma (才旦卓玛) ha raggiunto la fama negli anni ’60, con la sua suite di musica e danza The Earth is Red; Kelsang Metok (格桑梅朵) è una cantante pop che unisce le tradizioni vocali tibetane con elementi mandopop, indiani e pop occidentali; Purba Rgyal (Pubajia, o 蒲巴甲) è stato il vincitore dell’edizione del 2006 del talent show Haonaner, la versione cinese di American Idol. Quest’ultimo ha partecipato, nel 2006, alla produzione di Sherwood Hu Prince of the Himalayas, un adattamento dell’Amleto di Shakespearein chiave tibetana, ambientato nell’antico Tibet ed interpretato da un cast esclusivamente tibetano.
Nelle multietniche provincie di Qinghai e Sichuan, i cui abitanti tibetani sono normalmente considerati come parte della tradizione culturale “Amdo”, è presente una scena locale molto vivida, spesso rappresentata anche attraverso video riprodotti sugli autobus della zona. Tra le più prominenti star Amdo figurano Sherten (abbreviazione di Sherab Tendzin) e Yadong, i quali hanno oltrepassato anche i confini della Cina con la loro musica.
La musica tradizionale tibetana ha avuto influenza anche su alcuni stili musicali occidentali, in particolare quello new age. Compositori quali Philip Glass ed Henry Eichheim sono conosciuti per l’utilizzo di elementi tibetani nella loro musica, come esemplificato dalla colonna sonora creata da Philip Glass per la pellicola del 1997 Kundun, diretta da Martin Scorsese.
Il primo esempio storico di fusion tra musica occidentale e tibetana è stato l’album Tibetan Bells del 1971, interpretato da Nancy Hennings ed Henry Wolff. Stili stranieri di musica pop hanno fatto la loro parte nell’influenzare la musica popolare tibetana, in particolare grazie ai membri della diaspora. Tra questi, presenti per la maggior parte in India, sono famosi i generi di musica indiana Ghazal e Filmi, oltre al rock in stile statunitense esemplificato da band indiane quali i Rangzen Shonu. Anche all’interno dello stesso Tibet sono presenti gruppi rock, tra i quali il pioniere e più famoso è l’ensamble bilingue Vajara (o Tian Chu). Grazie all’allentamento di alcune norme e leggi a partire dagli anni ’80, la musica poptibetana si è espansa greazie ad artisti quali Yadong, Dadon (attualmente residente negli Stati Uniti), Jampa Tsering (Tibet), il trio AJIA, il quartetto Gao Yuan Hong e la band di cinque membri Gao Yuan Feng. In particolare, i Gao Yuan Hong hanno inserito nei loro singoli elementi di rap in lingua tibetana. Alan Dawa Dolma è attualmente l’unica artista tibetana ad aver sfondato nell’industria musicale Giapponese, normalmente conosciuta come J-pop.