ALLARME DEGLI SCIENZIATI: I CIGNI SELVATICI STANNO LASCIANDO L’ALTOPIANO TIBETANO

Sono scomparsi i cigni selvatici dal grande lago Qinghai, l’immenso bacino d’acqua che dam nome all’omonima provincia della Cina. Il colpevole? Ovviamente il riscaldamento globale che ha mutato il delicato habitat del Tetto del Mondo, una situazione che sta peggiorando di anno in anno, dicono allarmati gli scienziati cinesi.

Solo nel 2021, come consuetudine, le zone umide vicino al lago Qinghai erano completamente ghiacciate, ma dei cigni selvatici neanche l’ombra. Qualche sporadico esemplare qua e là, ma nulla di che. Introvabili i grandi stormi che tradizionalmente vengono a svernare qui, nelle sponde del lago Qinghai, il lago più grande della Cina. Un numero che cala di anno in anno. Secondo un’indagine redatta dalle autorità locali, nel gennaio 2021 c’erano solo 241 cigni selvatici che svernavano nella zona. Allo stesso tempo, nel 2020, il numero era 335.

C’è una ottima ragione per cui i cigni selvatici migravano verso il lago Qinghai: sebbene il lago ghiacciato non possa fornire cibo ai cigni, le sorgenti vicino alla riva del lago impediscono il congelamento delle aree circostanti, consentendo ai cigni di cercare cibo nell’acqua e godersi la loro “vacanza invernale”.

La Cina si dedica da anni a progetti di conservazione della natura e il livello dell’acqua del lago Qinghai ha continuato a salire a causa di questo lavoro di protezione, nonché del cambiamento climatico. Il livello dell’acqua è tornato dov’era nei primi anni ‘60. L’espansione del lago avvantaggia l’ecologia locale, ma l’acqua ha anche sommerso le sorgenti e le zone umide vicine. Quando la temperatura scende, queste aree si congelano, costringendo i cigni selvatici a lasciare il lago per altri luoghi di svernamento.

In piedi sulla collina vicino al tempio, i membri della nostra spedizione avevano quasi rinunciato alla ricerca finché non abbiamo scorto alcuni punti bianchi in movimento in lontananza. Simile ad altre aree, anche la zona palustre di Quanwan era ricoperta di ghiaccio, oltre a un piccolo canale fluviale che si estendeva dalla zona umida al lago interno.

Con un’ultima speranza, ci siamo diretti verso quella zona e abbiamo camminato sul ghiaccio fino a raggiungere il bordo del lago congelato. C’erano un centinaio di cigni selvatici che vagavano nell’acqua. La bassa temperatura non poteva raffreddare i nostri cuori eccitati dalla scoperta.

I cambiamenti ambientali possono portare a molte conseguenze. È difficile giudicare se questi cambiamenti sono buoni o cattivi, giusti o sbagliati.  Non sappiamo se questo sarà l’ultimo stormo di cigni selvatici a svernare qui, ma crediamo che la loro vitalità sia più forte di quanto potevamo pensare in precedenza.