Allo studio il Purog Kangri, il terzo ghiacciaio più grande al mondo
Il settantaseienne Lonnie Thompson, membro delle Accademie americana e cinese delle Scienze, è tornato nella Contea più alta della regione: Shuanghu, a oltre 5mila metri sul mare. Per studiare ancora, 24 anni dopo la sua prima ricerca paleo-ambientale, i “segreti” racchiusi nell’altopiano del Qinghai-Tibet e fornire, così, un ulteriore supporto scientifico alla sicurezza ecologica di un’area strategica per molti Paesi.
Situato a circa 90 km a nord-est del capoluogo della Contea, Purog Kangri è il terzo più grande accumulo di ghiaccio dopo l’Artico e l’Antartide. In una zona che ospita anche i laghi Siling e Namtso (rispettivamente, il maggiore e il secondo più grande del Tibet) e le sorgenti dei fiumi Yangtze, Nujiang e Yarlung, vitali per tantissime popolazioni a valle. E, siccome i ghiacciai – come le torbiere – sono un prezioso ‘archivio’ di informazioni, oggi a rischio per via dello scioglimento, i carotaggi sono fondamentali per comprendere i cambiamenti climatici. “I registri storici che contengono potrebbero scomparire”, ha spiegato Thompson. Auspicando che questa nuova perforazione possa superare i risultati di 24 anni fa, quando i primi tre carotaggi raggiunsero i 213 metri.
“A settembre 2000, arrivare qui non era stato facile: la strada era fangosa e avevamo dovuto stendere delle larghe stuoie davanti ai camion carichi di attrezzature per non vederli affondare”, ha ricordato Thompson. L’esperienza di quest’anno è completamente diversa: strada asfaltata, un hotel e una base di ricerca completamente equipaggiata. Soprattutto, una collaborazione scientifica lunga 40 anni, durante i quali Thompson, Yao Tangdong e altri studiosi cinesi hanno perforato diversi ghiacciai in tutta la Cina e pubblicato le loro scoperte su riviste prestigiose come ‘Science’, promuovendo anche il programma internazionale Third Pole Environment (TPE). “Abbiamo costruito una solida base scientifica, instaurando fiducia e considerandoci come fratelli: è questa relazione la nostra risorsa più preziosa”.
Thompson e l’accademico Yao Tandong stanno conducendo la seconda spedizione scientifica sull’altopiano, avviata dalla Cina nel 2017. Parola-chiave, cooperazione. “Per me, lo scenario migliore è quando esploriamo insieme nuovi campi e insieme approfondiamo la nostra comprensione del clima: è così che facciamo progressi”. Lavoro di squadra dunque, e attenzione da parte delle istituzioni. “Negli ultimi 40 anni, gli investimenti fatti dai governi cinesi nella glaciologia sono stati enormi e i risultati sono notevoli: vorrei vederlo in ogni Paese del mondo”, ha concluso Thompson.