Un team di spedizione cinese ha misurato lo spessore della neve sul Monte Qomolangma, meglio noto come Everest in Occidente. Il team scelto ha usato un sofisticato strumento radar che, penetrando nel terreno, ha dato una stima esatta dello status del ghiaccio sul tetto del mondo.
Nello specifico gli scienziati hanno rilevato una profondità media di 9,5 metri, con un margine di 120 cm in più o in meno, secondo un articolo appena pubblicato sulla rivista The Cryosphere.
I dati sono stati ottenuti nel maggio dello scorso anno durante una ascensione sul Monte Qomolangma che faceva parte della seconda spedizione scientifica cinese sull’altopiano del Qinghai-Tibet. Esplorare la profondità della neve sul monte più alto del mondo è stato uno dei molti compiti di questa impresa scientifica.
Il radar usato
Il team della spedizione ha utilizzato un radar di misurazione dello spessore da 1000 MHz per misurare lungo il substrato roccioso esposto nella parte superiore del Monte Qomolangma e gradualmente risalire fino alla vetta, ha affermato Yang Wei, un ricercatore dell’Istituto di ricerca sull’altopiano tibetano dell’Accademia Cinese delle Scienze.
Le misurazioni radar hanno mostrato una transizione graduale crescente dell’altezza della neve lungo il versante Nord, il che ha reso facile per i ricercatori interpretare i dati con precisione.
I risultati del sondaggio forniranno supporto dati per lo studio dei cambiamenti dinamici della criosfera e della litosfera ad altissima quota in cima al Monte Qomolangma, e forniranno anche una nuova direzione per una comprensione più profonda dei cambiamenti climatici ad altissima quota, ha affermato Yao Tandong, caposquadra della seconda spedizione scientifica.