COSA SI NASCONDE DIETRO IL SORRISO DEL BUDDHA?

Il Buddha è stato nei secoli rappresentato nelle maniere più disparate, una iconografia sacra che ha fatto sempre capo alle diverse scuole buddhiste che nei secoli si sono sviluppate in Asia. Il filo rosso tra questa e l’altra rappresentazione? Il sorriso. Dal paffuto Buddha sorridente di origine cinese al Buddha sdraiato, molto rappresentato nel Sudest Asiatico, quasi sempre Siddhartta viene dipinto o scolpito con un sottile, quanto enigmatico, sorriso. Ma cosa si cela dietro? Quale il significato? A rispondere è Glenn Mullin, una delle massime autorità quando parliamo di Tibet. Il 72enne tibetologo canadese ritiene infatti che esiste un preciso...

Leggi tutto

TIBET SEGRETO: I TESORI DI LHASA

L’arrivo a Lhasa in aereo è spettacolare. Prima di atterrare questo vola sopra l’Everest, che i tibetani chiamano Qomolangma, ossia la “Madre dell’Universo”, e dinanzi a quella vista mozzafiato è impossibile non emozionarsi e non catturare con una fotografia quella imponente massa di roccia, ghiaccio e neve che da millenni è la cima più alta al mondo. Una esperienza memorabile che rimane sicuramente impressa nella mente di chiunque abbia toccato il suolo del Tetto del Mondo. Ad accompagnarci nel camminare tra le strade ed i tortuosi vicoli di Lhasa ci sono le  ci sono le parole della grande studiosa Alexandra...

Leggi tutto

LA STORIA DEL MONACO-ASCETA A GUARDIA DEL TEMPIO RITUO

I monaci buddisti sono noti per la loro capacità di sacrificio e di rinuncia di ogni bene materiale, ma la storia che stiamo per raccontarvi oggi ha dell’incredibile. Protagonisti sono un asceta che da anni vive isolato dal mondo a 160 km di distanza dal luogo abitato più vicino ed un piccolo tempio che sorge su uno dei tre grandi sacri del Tibet. Ma fermiamoci un attimo, riavvolgiamo il nastro ed andiamo con ordine.   LA “PIETRA DI MONTAGNA” ED IL MONACO ASCETA   Rituo in tibetano significa letteralmente “la pietra sulla montagna”. Mai nome è stato più azzeccato per...

Leggi tutto

TIBET CULLA DELLA VITA? ALCUNI STUDI CONFERMANO

L’aspro ed impervio altopiano tibetano culla della vita? Per gli studiosi sì. Tutto è partito dal ritrovamento straordinario ai piedi dell’Himalaya di un fossile di “rinoceronte lanoso”, che mostra chiari adattamenti a un clima freddo e dalle nevi perenni gia’ prima dell’inizio dell’Era Glaciale del Pleistocene (compreso fra 2,6 milioni e 11.700 anni fa). La ricerca, coordinata da Tao Deng dell’Accademia delle scienze cinese, paleontologo di fama internazionale, ha messo in dubbio una verità data ben salda negli anni nella paleontologia: ovvero che i ‘megaerbivori’ del Pleistocene si fossero evoluti gradualmente, in Nord America ed Eurasia, e adattati al gelo...

Leggi tutto

TIBET: COME UN TORNEO DI SCACCHI DIFENDE UN’ ANTICA EREDITA’ CULTURALE

Dalla provincia cinese del Gansu fino al Tibet, per passare a Qinghai e altre aree della Cina, il chandraki, il tradizionale gioco degli scacchi tibetani, sta rivivendo una nuova giovinezza non solo tra i tibetani, ma anche tra i giovani di altre etnie tanto che i club di scacchi tradizionali sono disseminati un pò ovunque e si sfidano tra loro a suon di tornei. Settimane fa ad esempio, nella provincia di Qinghai 60 giocatori provenienti non solo dallo Xizang si sono sfidati a colpi di mosse e contromosse in cinque categorie, dando anche un grande stimolo alla promozione della cultura...

Leggi tutto

PITTURA TIBETANA: I COLORI DELL’ANIMA

La pittura tibetana si può far risalire al VII secolo d.C. quando il Buddhismo, insieme alle sue arti, fu introdotto per la prima volta in Tibet proveniente dalle confinanti culture dell’India, Nepal, Cina e Asia Centrale. Tutt’oggi vi sono poche espressioni di arte tibetana prima del VII secolo e gli esemplari più antichi che ci sono pervenuti hanno talmente risentito dell’influenza con le tradizioni artistiche limitrofe che è oggettivamente difficile ritrovare in essi elementi pre-buddhisti, tant’è che la letteratura è ancora oggi divisa se ritenere veritiera l’ipotesi che una precedente tradizione indigena sia realmente esistita. Posto ciò, la straordinaria e spettacolare...

Leggi tutto

CI LASCIA CHOGYUR LINGPA. IL NOSTRO RICORDO

Qualche settimana fa il Buddhismo Tibetano ha subito una importante perdita, ovvero la morte di Tsikey Chogyur Lingpa Rinpoche (1953-2020). Egli era il tulku – ovvero la reincarnazione riconosciuta – di un maestro molto importante nella storia del Buddhismo Tibetano, chiamato Chogyur Lingpa e vissuto a metà dell’800.  Di questo importante personaggio Tsikey Chogyur Lingpa ha cercato di portare avanti l’eredità, riassunta nel cosiddetto Chokling Tersar, una trasmissione di insegnamenti e metodi tantrici che vengono praticati sia nella scuola Nyingma che in quella Kagyu. Chi fu allora Chogyur Lingpa? Chogyur Lingpa visse solo 41 anni, morendo nel 1870. Ma in...

Leggi tutto

DIGITAL TIBET! IN PANDEMIA, I MONACI CONQUISTANO I SOCIAL NETWORK

La rivoluzione digitale investe anche il Buddhismo tibetano. Negli ultimi anni semplici monaci, ma anche alte sfere del clero lamaista, da Lhasa fino a Pechino per passare in Mongolia, sono approdati sui social network come TikTok o WeChat. Un trend che è decisamente aumentato durante l’anno pandemico e non smette di arrestarsi neanche nel 2021, nonostante il forte dibattito e conflitto generazionale in seno al buddhismo lamaista stesso. Da una parte abbiamo infatti giovani monaci più aperti verso il mondo che spingono per abbracciare questa socialità 2.0., dall’altra monaci più anziani che guardano con riluttanza al mondo digitale. Oramai non...

Leggi tutto

TIBET TROPICALE! MA IL RISCALDAMENTO CLIMATICO NON C’ENTRA NULLA

Palme, felci e variopinte orchidee. Il tutto circondato da verdissime e lussureggianti foreste. Ed il clima? Estremamente mite, quasi caldo. Potremmo pensare di trovarci in chissà quale paradiso tropicale, ed invece ci troviamo nella parte più meridionale del Tibet. Si, esattamente sul Tetto del Mondo famoso per le sue nevi perenni ed alte montagne. Come è quindi possibile trovare una foresta tropicale a queste altitudini? Se pensassimo che questo sia frutto dei devastanti effetti del riscaldamento climatico, ci troveremo totalmente fuori strada.  A dire la verità, tutto l’arco che segue i confini meridionali della Cina (per la precisione Tibet, Yunnan,...

Leggi tutto

ECOLOGIA: ECCO COME UNA “BARRIERA” PROTEGGERA’ IL TIBET

L’altopiano tibetano, che copre un’area di 2,6 milioni di km 2 con un’altitudine media di oltre 4000 m, è spesso chiamato “il terzo polo del mondo” a causa dei suoi enormi ghiacciai. Inutile dire di quanto il suo fragile ecosistema sia vitale per tutte le altre regioni cinesi circostanti, inclusi diversi paesi asiatici come India, Vietnam e Nepal. L’altopiano tibetano è altresì chiamato “torre dell’acqua”, dato che i fiumi che qui nascono danno acqua a circa il 40% della popolazione mondiale. È una regione con una ricca biodiversità, ma il suo fragile ecosistema è messo in serio pericolo, specialmente a...

Leggi tutto