FESTE TIBETANE, UN MONDO TUTTO DA SCOPRIRE

  • by Redazione
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  • 22 Feb 2018
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Si è da poco concluso il Capodanno Cine, i cui festeggiamenti hanno investito la città di Lhasa. Ma nella memoria collettiva dei Tibetani le festività sono molto importanti. Come nel caso del 春节, ovvero il Festival di Primavera, anche in Tibet esiste un calendario tradizionale, ancora molto seguito dalla popolazione.

Perché le feste e la tradizione sono così importanti? Ap rescindere dalla latitudine o dalla nostra cultura di appartenenza,  esse rappresentano periodi e momenti in cui fede e cultura interagiscono profondamente.

Oggi presentiamo un vademecum sulle festività principali dell’Altopiano, seguendo passo passo il calendario tibetano. Il nostro punto di partenza sarà ovviamente Lhasa.

Dicembre 

A dicembre i Tibetani sono molto indaffarati: vangano e dissodano nuovi campi, spruzzano acqua per purificare la casa, puliscono il fronte e il retro dei loro giardini, friggono “Kasai”, ponendo teste di pecora in punti beneaugurali, piantano orzo d’altura e germogli di grano.

Il 29 dicembre familiari e vicini siedono insieme davanti alla pentola Gutu mangiando gnocchi ripieni. Tradizionalmente nove sono i ripieni e sono legati a benedizioni tradizionali: carne, tsampa, pepino, grano, radice di dafne, formaggio fresco. Dopo aver mangiato e bevuto abbondantemente si accendono le torce e si scacciano gli spiriti, sloggiandoli dalla casa verso le montagne in maniera che le dimore possano accogliere il Nuovo Anno in uno stato di ‘purezza’.

Gennaio (Calendario Tibetano) 

Il primo gennaio la donna di casa si reca alle Sacre Fonti tra le 2 e le 3 di notte e porta l'”Acqua Nuova” in casa, recitando preghiere per la fortuna e la felicità nell’anno che inizia. Al mattino tutta la famiglia si reca al più vicino monastero per riverire e onorare il Buddha.

Il secondo giorno  si esprimono desideri per l’anno nuovo, dedicandoli a membri della famiglia e amici. Si tengono “Qiema” nelle mani e ci se li scambia con la formula di rito “Luosa Trashi Deleg!”.

Scambiato questo augurio ci si offre l’un l’altro un sorso d’alcol: una persona beve mentre l’altra intona un canto al quale la persona che ha bevuto deve rispondere con una piccola danza. Un cerimoniale che va ripetuto varie volte e che sembra studiato apposta per mettere tutti di buon umore!

Il 5 gennaio inizia la Festa dell’Aratura nella valle del fiume di Lhasa. I contadini vanno nei campi e onorano gli Dei del raccolto e del grano. Mettono una pietra bianca in un angolo del loro podere, detta “Ama Seduo” o “Ama Lumujiemu”, che rappresenta la Regina-Drago, e le rendono omaggio tramite essa.

Dopodiché inizia l’aratura e la semina per il raccolto futuro, con diversi rituali per proteggerlo e assicurarne l’abbondanza.

Marzo (Calendario Tibetano)

Il 15 di marzo ricorre il Festival del Cuculo. Nella primavera i cuculi volano da Menwangda, nel Sud dell’Himalaya. I Tibetani li considerano uccelli del buon augurio, incaricati dagli Dei di portare la Primavera e le piogge nelle terre circostanti. Da marzo ad aprile del Calendario Tibetano si celebra la Festa degli Uccelli, durante la quale le persone fanno gite ed escursioni per ascoltare il canto degli uccelli selvatici.

Aprile (Calendario Tibetano)

Secondo le leggende la festività di Sagya Dawa celebra il giorno in cui Siddhartha Gautama nacque, ricevette l’illuminazione ed entrò nel Nirvana. In questo mese i fedeli digiunano, liberano gli animali e fanno elemosine a favore dei poveri. Inoltre si raccomanda di girare le ruote di preghiera, in particolare quelle che hanno la statua di Siddhartha del Tempio di Jokhang al loro centro. In quel caso facendo girare tutte quelle posizionate attorno Via Barkhor si ottiene un “Cerchio Interno”, mentre facendo girare tutte quelle lungo il perimetro della città di Lhasa si ottiene un “Cerchio Esterno”.

Maggio (Calendario Tibetano)

Il 15 di maggio tutti i giardini di Lhasa sono verdi come giada. Nella mattinata le persone si recano al fiume per bruciare rami e fronde sulle sue rive. I fumi che salgono assicurano che gli Déi dei Monti, gli Déi dell’Acqua e quelli del ‘Dharma’ siano invitati alla celebrazione. Essa é denominata “Choling Gyaisang” e significa “Buon Giorno in cui Ovunque Salgono Fumi Augurali dai Rami di Pino”.

Giugno (Calendario Tibetano)

Il 4 giugno cade la festa di Zhuba Ceshi. Secondo la leggenda é la giornata in cui per la prima volta Siddhartha predicò il Buddismo nei Giardini del Cervo, in India ed espose le sue teorie.

In questo giorno i Tibetani visitano il Tempio di Jokhang e rendono omaggio alle statue di Siddhartha, poi si spostano nei parchi o in montagna e fanno escursioni e picnic. Tra la fine di giugno e l’inizio di luglio gli abitanti di Lhasa celebrano la festa di Shoton, detta anche “Festa dello Yogurt” o “Festival dell’Opera Tibetana”.

Il 30 giugno la Festa di Shoton inizia con lo svelamento di un’immagine di Buddha nel Monastero di Drepung. Decine di migliaia di fedeli e turisti si radunano e omaggiano l’enorme dipinto Thangka di Buddha Maitreya. Le preghiere tributate all’immagine si spandono come onde.

Inoltre si tengono rappresentazioni nel Monastero di Seara dove lo Sciamano Gamaxia ‘evoca’ gli Dei e gli abitanti del luogo compiono intricate danze in loro onore.

Luglio (Calendario Tibetano)

Dall’1 al 5 di luglio l’Opera Tibetana costituisce la principale tradizionale attrattiva del Festival di Shotoh. Opere classiche sono messe in scena nei Giardini Norbu Lingka e nei Giardini Dzongyab-Lukhang. Le melodie sono potenti e memorabili e la passione degli interpreti non cessa mai di sorprendere e intrattenere gli spettatori.