L’ASTROLOGIA TIBETANA: UN TESORO DA TRAMANDARE

  • by Redazione
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  • 18 Giu 2017
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L’arte astrologica tibetana è il retaggio delle antiche culture di vari paesi, da cui ha assimilato le credenze, la fede e il particolare ambiente spirituale e psicologico. La cultura tibetana, pur mantenendo le caratteristiche e le peculiarità dell’astrologia popolare acquisita, si è sviluppata sull’ideologia elaborata dai maestri tibetani, inglobando pratiche astrologiche incentrate sull’ambiente e sulla cultura buddista tibetana.

Antica Astrologia Tibetana

L’antico popolo del Tibet pensava che gli antenati fossero originari del Paradiso, credeva inoltre nelle forze della natura e nelle divinità. Gli spiriti erano considerati presenze importanti, che trovandosi in cielo e in terra, avevano il potere di governare la vita delle persone. Quando nei villaggi cominciarono a diffondersi malattie mortali, gli abitanti associarono gli accadimenti agli spiriti maligni: lo Sciamanismo nacque per rispondere a questa problematica, poiché i medium potevano liberarli da maledizioni e sfortuna. Il popolo venne a conoscenza dell’influenza delle stelle e dei pianeti sugli esseri umani, sul mondo animale e vegetale. Questa conoscenza, trasmessa oralmente nei secoli successivi, è il cardine dell’antica astrologia tibetana, incentrata sulle ventotto costellazioni, sui segni zodiacalimensili e sulle influenze lunari e solari.

È l’astrologia autoctona tibetana, usata anticamente dal sistema Bonpo e poi tramandata nel tempo. La tradizionale astrologia tibetana è nata per merito di un discepolo di Sherab Miwoche, che secondo la leggenda avrebbe fondato la religione Bon. Intorno al decimo secolo, degli scopritori di tesori tibetani trovarono degli importanti volumi astrologici; nella storia e nella letteratura compaiono i seguenti elementi cosmici:

  • I cinque elementi: terra, fuoco, acqua, legno e metallo
  • Relazione amico-nemico, madre-figlio
  • I dodici mesi e gli animali a loro associati
  • I sette giorni
  • I nove pianeti
  • Le ventotto costellazioni
  • Le dodici case zodiacali

Nagtsi

È il nome dell’Astrologia Cinese e significa “astrologia nera”: deriva dall’usanza di portare vestiti scuri nei paesi d’origine e dal fatto che questa scienza si basa su elementi terrestri esterni. La Medicina Tradizionale Tibetana narra che Budda predisse l’arrivo di Bodhisatva Manjushri nelle vesti di un sedicenne, che sarebbe ritornato per sviluppare e insegnare l’astrologia. Con l’avvento della scrittura, fu possibile tradurre e trascrivere la teoria astrologica, che si sviluppò poi in tre fasi. Durante il regno del Re Srongtsan Gampo comparve la prima traduzione: sua moglie, di origine cinese, portò dal Paese natio la statua del Budda Jobo Shakyamune, nozioni scientifiche e l’Astrologia Cinese comprensiva di quindici testi segreti (tradotti successivamente in tibetano). Questa nuova dottrina fu studiata da importanti uomini dell’epoca, che recatisi in Cina tradussero altri importanti testi. La seconda fase avvenne con l’arrivo in Tibet di Mahayana: tradusse gli scritti dell’epoca sull’astrologia cinese e diede l’avvio allo sviluppo di questa scienza.

La terza fase dello sviluppo di quest’astrologia è opera dell’erudito tibetano Khampa Bhayuchoegyal e di altri studiosi che dopo di lui hanno contribuito a diffonderne la conoscenza.

Astronomia e Astrologia buddista e indiana

Il tantra Shri Kalachakra contiene l’insegnamento più importante che Budda trasmise nel sud dell’India a Shri Dhanyakataka. Dall’ottavo al decimo secolo questo sapere fu portato in varie zone del Paese da Dhueshab e Pandit Tsilu: successivamente lo divulgarono in Brikramashilada, in Nalandia e in altre università monastiche indiane. Il tantra Kalachakra fu tradotto in tibetano da Shri Bhadrabodhi. Altre traduzioni furono fatte dal maestro Shongton Lotsawa e da diversi studiosi. In totale si contano cinquantasei traduzioni e testi. Ci sono anche dei commenti di Buton Rimpoche divulgati in tutto il Tibet.

  • Gyijolug
  • Drolug
  • Ralug
  • Tsamilug
  • Chaglug
  • Shakyashri lug
  • Shawariwangchugimengaglug

Tantra Kalachakra

Spiega il pensiero buddista relativo alla filosofia universale della cosmologia e della mente. È legato all’iniziazione tantrica, alla spiritualità e all’ottenimento della liberazione della mente e del corpo.

I soggetti del Tantra Kalachakra:

Kalachakra esterno

Spiega la creazione del Monte Meru e dei vari universi. Il mondo conosciuto appartiene al sistema lunare, solare e a quello delle eclissi, artefici del movimento dell’energia universale di astri e pianeti intorno al monte Meru: un macrocosmo che rappresenta l’universo mente/corpo.

Kalachakra interno

Spiega il mondo interno di ogni individuo, connesso a Tsa-Uma, Kyangma, Roma, tre canali energetici paragonabili al sistema solare-lunare-eclissi e che corrispondono alla circolazione linfatica, sanguigna e al sistema nervoso.

Kalachakra segreto

Paragona la mente illuminata a un mandala, che rappresenta Budda Kalachakra, Vishuamata e Kalachakra.

Per imparare i concetti importanti del Kalachakra, bisogna entrare nel mondo più alto del tantra dell’astronomia e dell’astrologia buddista.

Yangchar

Rappresenta una parte del tantra indù Shiva. Comprende dieci capitoli con annotazioni e commentari. È un’astrologia dalle accurate predizioni, legata al flusso dei canali energetici e ha connessioni con le pratiche meditative e con lo yoga.

Jungtsi – Astrologia Tibetana

Deriva da una tradizione astrologica complessa, che comprende i sistemi buddista, tibetano Bon, indù e cinese, riassunti e adattati dagli scienziati secondo le esigenze dei popoli tibetani. È un sistema astronomico lunare, che si serve del metodo indù e buddista per i calcoli lunare, solare e delle eclissi. Per la salute personale, le stagioni e l’agricoltura viene usata l’astrologia degli elementi cinese. Questa astrologia è diffusa in tutte le zone dell’Himalaya.