Insegnare la calligrafia tibetana per tramandare questa conoscenza alle future generazioni? E’ questa la missione di Namgyel Wangdrak che vuole proporre il tibetano come una lezione per gli alunni dell’altopiano. Si ipotizza che la calligrafia tibetana sia stata creata nel corso del settimo secolo dell’Era Volgare, durante il regno del sovrano Songtsen Gampo. Negli ultimi anni, la Regione Autonoma del Tibet ha adottato varie misure per promuovere l’apprendimento, l’uso e lo sviluppo della calligrafia tibetana, tra cui l’offerta di corsi di formazione sulla calligrafia tanto nella Regione Autonoma e in altre aree etniche tibetane di altre provincie, portando avanti la pratica della scrittura sullo “jangshing”, un tipo di lavagna tradizionale tibetana.
“Istituendo lezioni extracurriculari di calligrafia tibetana per studenti della scuola primaria e secondaria in Tibet, spero che più persone, in particolare i giovani, si interessino alla calligrafia tibetana e mi aspetto anche che una cultura così preziosa possa venire meglio conservata e tramandata nel futuro”, ha detto Namgyel Wangdrak, membro dell’Undicesimo Comitato Regionale del Congresso Politico del Popolo del Tibet, “Non è sufficiente che solo i calligrafi lavorino su questa cultura unica, è importante che le giovani generazioni ne imparino di più e diventino detentori e curatori della sua sapienza”.
In generale, la pratica della scrittura è una parte essenziale della prima educazione della maggior parte dei bambini tibetani. Il tempo di praticare la calligrafia tibetana sullo ‘jangshing’ è il miglior ricordo per i bambini tibetani nati prima della fine degli Anni ‘80.
“Una volta per un periodo, lo “jangshing” era stato sostituito da quaderni stampati ed era quindi gradualmente svanito dalla visione della gente, tuttavia, la tradizionale lavagna tibetana non è stata dimenticata o cancellata dalla memoria. Sta sperimentando un risveglio e a un rinascimento inaspettato. In realtà, lo strumento di scrittura gioca un ruolo importante nell’educazione tibetana; penso che dovremmo portare avanti l’essenza della cultura tradizionale che rappresenta “, dichiara con orgoglio Namgyel Wangdrak.
“Praticare la calligrafia tibetana con lo strumento tradizionale è un buon allenamento per l’atteggiamento di apprendimento delle persone e per sviluppare costanza e pazienza interiore. Spero che sempre più Tibetani possano prestare attenzione allo studio e alla pratica della calligrafia tradizionale e apprendendo, facendo vivere e diffondendo la loro cultura tradizionale”, ha detto Namgyel, parlando dei vantaggi della pratica della calligrafia tibetana sullo “jangshing”.
Grazie al grande contributo del Governo alla conservazione e allo sviluppo delle specificità culturali, oggigiorno sempre più giovani tibetani iniziano a prestare attenzione alla calligrafia. Namgyel ritiene che sia importante che gli studenti familiarizzino con il metodo tradizionale, poiché è stato utilizzato per secoli da generazioni di famosi calligrafi tibetani.