GINEVRA: AL VIA L’EVENTO SULLA “PROTEZIONE E SVILUPPO DELLA CULTURA TIBETANA”

Nel corso del 37° meeting del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, nella splendida cornice di Ginevra ad inizio marzo, l’Associazione Cinese di Ricerca sui Diritti Umani ha organizzato l’evento denominato “Protezione e Sviluppo della Cultura Tibetana”

Quattro esperti tibetani, insieme alla scrittrice francese Sonya Bressler, autrice di numerosi volumi sul Tibet, hanno tenuto interventi su diversi argomenti collegati al tema dell’evento, dando modo al mondo esterno di avvicinarsi a una comprensione più profonda della cultura tibetana e di comprenderne meglio gli sviluppi recenti.

Parlando della protezione della cultura tibetana il Direttore Generale del Centro Studi Cinese sul Tibet, Zheng Dui, ha detto: “La vera protezione viene dalla comprensione della cultura, una comprensione globale della cultura tibetana ci permette di proteggerla sulla base del rispetto, della promozione, dello sviluppo”.

Zheng ha sottolineato come la cultura tibetana sia aperta e inclusiva. Il fine ultimo della sua protezione deve essere la promozione del suo sviluppo e della sua evoluzione al passo coi tempi, nessuno deve credere che ‘proteggere’ voglia dire ‘imbalsamare’ qualcosa in un museo. Una cultura unica come quella tibetana deve vivere e proseguire il suo cammino nella Storia.

Tante le forme d’arte esposte, prima fra tutti alcuni dipinti Tangka, una forma d’arte unica del Tibet, di cui esistono oltre 2000 esemplari. I dati forniti durante l’evento hanno mostrato come la cultura tradizionale sia diventato anche un motore per l’economia locale. Oggigiorno sono attive oltre 4 mila imprese culturali in Tibet che occupano 32 mila lavoratori e che nel 2016 hanno prodotto utili per 3 miliardi di yuan.

Parlando degli sviluppi dell’educazione in rapporto alla promozione dei Diritti Umani nel Tibet, il ricercatore dell’Istituto di Storia Moderna dell’Accademia Cinese di Scienze Sociali, Drag Lok, ha dichiarato: “Il Tibet protegge i Diritti Culturali e Diritti Umani tramite il sostegno all’educazione delle nuove generazioni di Tibetani, tramite un sistema scolastico bilingue, le borse di studio, l’insegnamento a distanza e altri metodi adatti alle condizioni locali”; il Segretario Generale dell’Associazione per gli Scambi Culturali con l’Estero, Jigme Wangtso, ha dichiarato: “Il Tibet ha stabilito un sistema d’educazione moderno e inclusivo, gratuito dall’età prescolare fino ai Licei, incluse le zone agricole e rurali e con particolare attenzione per le famiglie in difficoltà”.

Sonya Bressler, che ha visitato il Tibet a più riprese dal 2007 in avanti, mantiene una profonda simpatia e comprensione per la sua gente e la sua cultura. Fino ad aggi ha visto pubblicati i suoi volumi “Attraverso il Tibet”, “Scoprire il Tibet” e numerosi altri. Ella ha sottolineato nel suo intervento che molti occidentali vedono ancora il Tibet attraverso la distorsione di prospettive falsate, che impediscono loro di mettersi in sintonia col Tibet odierno.

“Per esempio”, prosegue, “certi occidentali non hanno mai fatto attenzione a comprendere come vivessero i Tibetani a tale altitudine, che causa una severa penuria d’ossigeno, né come nel corso di molti anni il Governo cinese abbia lavorato duramente per risolvere i problemi educativi, sanitari del Tibet. Conseguentemente l’Occidente deve riconoscere l’importanza degli sviluppi sociali avvenuti in Tibet negli ultimi anni, cambiare la sua prospettiva e integrare questi elementi nelle sue valutazioni e nei suoi giudizi”.