I 79 THANGKA DELLA MEDICINA TIBETANA

  • by Redazione I
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  • 12 Lug 2024
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I 79 THANGKA DELLA MEDICINA TIBETANA, Mirabile Tibet


Praticata da più di 2500 anni, la Medicina tibetana impara originariamente anche da quella greca, persiana, cinese e indiana. Però prende un’altra strada – che associa cosmologia, filosofia e anatomia a pratiche spirituali.

Una storia, questa, che comincia con Sangye Gyatso (1653-1705) – reggente del Tibet a soli 26 anni. Che completa la costruzione del Potala ma che imposta anche altre due cose: la traduzione dei testi indiani basati sull’Ayurveda e la trasmissione da parte dei medici tibetani di una tradizione fino a quel momento orale. Il riordino produrrà una particolare edizione dei Quattro Tantra, nel mondo conosciuta come “Zaffiro Blu” – Blue Beryl – e da allora testo di riferimento. Con 6 capitoli sulla visione d’insieme (tantra radice), 31 sull’embriologia, l’anatomia e la fisiologia (tantra esplicativo), 92 sui disturbi e i sintomi (tantra della trasmissione orale), 25 sulle diagnosi e la farmacologia e 3 conclusivi di sintesi. Illustrati però – laddove Sangye Gyatso chiede per la stesura finale anche 79 dipinti medici e anatomici annotati. Che, così, vanno a intrecciare tradizione Buddhista, conoscenze mediche e Arte.

Anche letteralmente, attraverso i cosiddetti “alberi medicali”. Con tronchi, rami, foglie, fiori e frutti riferiti ai primi capitoli e che aiutano gli studenti a ricordarne i contenuti. Complici i colori associati – come per le 3 energie rappresentate nei thangka con l’azzurro, il giallo e il bianco: movimenti e attività della mente, della parola e del corpo (Aria); termica fisica, vitalità e creatività (Fuoco); articolazioni, stabilità e sistema linfatico (Terra e Acqua) più l’armonia con l’Universo (Spazio). Perché, siccome ogni persona e ogni malattia hanno una composizione particolare, si tratta di capire il rapporto specifico tra quel corpo, quella mente e quell’ambiente. E guarire gli squilibri – cioè il desiderio e l’attaccamento, la rabbia e la chiusura mentale.

In quanto alle terapie, la Medicina tibetana fa affidamento principalmente sulle erbe e, in certi casi, sui minerali e i metalli preziosi (“perché ogni sostanza sulla terra è una medicina”).  I composti vanno dal più elementare “3 frutti” ai farmaci da 5, 8, 11 oppure 15 ingredienti – e come non rimanere affascinati dall’armonia delle strutture, dalle geometrie dei thangka alla sequenza matematica di questi numeri. Sequenza al cui apice si possono trovare una pillola turchese di erbe e minerali avvolta nella seta o altre sostanze preziose, alcune delle quali incredibilmente complesse.

Le illustrazioni delle erbe medicinali di alta quota aiutano a identificarle e a proseguire lo studio e la ricerca. Anche collegando le conoscenze mediche a quelle astrologiche – come gli studenti del Dipartimento delle Pitture Medicinali Tradizionali chiamati a riprodurre questi thangka sono stimolati a fare, nel solco tracciato da Sangye Gyatso e della sua Scuola di Medicina e Astrologia fondata nel 1694. Pertanto, la precisione del disegno è di vitale importanza. Perché è Arte al servizio della Conoscenza al servizio della Consapevolezza e dell’Armonia. Del sé, nel e con il mondo.