Cani sul Tetto del Mondo? Ebbene, che ci crediate o no, non esiste soltanto il noto mastino tibetano. Avete mai visto questo piccolo ed adorabile cagnolino dal pelo piuttosto lungo che ama trascorrere il tempo con la sua famiglia a farsi coccolare? Ebbene questo è il Lhasa Apso, un cane considerato sacro in Tibet. Ma partiamo dal principio e scopriamo questa famosa quanto pregiata razza canina.
QUESTA È UNA RAZZA ANTICA
Il Lhasa Apso ha una lunga storia nel suo luogo d’origine, il Tibet. Esistono almeno dall’anno 800 d.C. e per secoli hanno vissuto in totale isolamento con i monaci buddisti tibetani nelle montagne dell’Himalaya. Presumibilmente nato dall’incrocio tra il Tibetan Terrier e il Tibetan Spaniel esistono ancora oggi speculazioni sul nome di questo cane, specialmente per la presenza della parola “apso” nel suo nome originale. Questo potrebbe essere solo un errore di ortografia della parola “abso”, che fa parte del nome tibetano originale della razza, “Abso Seng Kye”. C’è anche una teoria secondo cui “apso” derivi dalla parola tibetana per capra, “rapso”, così chiamato perché il pelo del cane è lanoso e simile a una capra e questo spiegherebbe in parte il perché in alcune aree dello Xizang viene chiamato “la capra di Lhasa”.
Nome a parte, questo piccolo e minuto cane ha sempre vissuto in condizioni di grande rispetto ed amore: i monaci li impiegavano molto spesso come animali da guardia, anche perché abso Seng Kye, significa letteralmente “cane sentinella del leone che abbaia”. Secondo le credenze popolari i Lhasa Apso custodivano le abitazioni tibetane dall’interno, mentre i grandi e feroci mastini facevano la guardia all’esterno. Il Lhasa Apso era anche associato al mitico leone delle nevi, che i tibetani credono sia un guardiano della loro terra.
UN ANIMALE SACRO
Tuttavia il Lhasa Apso è stato nei secoli considerato molto di più che un semplice animale di guardia del focolare domestico. I buddisti tibetani credono nella reincarnazione e credono che nelle fasi della reincarnazione, un cane venga spesso proprio prima di un umano. Secondo la loro religione, le anime dei lama, o sacerdoti, rinascono spesso come Lhasa Apso appena prima di reincarnarsi nella loro originaria natura umana. Ma la fama del piccolo cane ha valicato anche i confini tibetani.
Nella Cina imperiale, ad esempio, il Lhasa era considerato un animale portafortuna non solo perché il cane è uno dei simboli dello zodiaco cinese, ma anche per la sua longevità. Il Lhasa Apso vive molto a lungo, in media circa 15 anni, ma non è raro trovare esemplari che vivano fino ai 20 anni ed oltre. Ecco spiegato perché in passato molti Dalai Lama, hanno dato in regalo ai diversi imperatori, non solo in segno di amicizia, dei Lhasa Apso. Paradossalmente questa è altresì la teoria principale su come sia nata la razza canina cinese Shih Tzu.
INDOLE E TEMPERAMENTO
Nonostante la sua piccola taglia, del Lhasa Apso colpisce è il suo pelo folto e lungo. Questo Ricopre ogni parte del corpo, anche le zampe, e sul volto si trasforma in una tipica frangia che cade sugli occhi e poi forma dei baffi.
Il mantello ammette tutti i colori, ma quelli più diffusi sono color miele, crema e color oro. Proprio grazie a questo mantello liscio e duro, riesce a vivere anche all’esterno, sopportando bene le basse temperature.
Nonostante non sia nato come cane da guardia, questo cane spicca per la sua intelligenza e la capacità di intuire subito i comandi. La sua personalità è forte, sicura e coraggiosa e pertanto non stupisce che sia un animale che ami giocare e correre. Forse retaggio della vita solitaria nei monasteri, il Lhasa tollera bene le lunghe assenze, ma anche in questo caso si raccomanda di non esagerare: quando scegliamo di adottare un cane o di acquistare un cucciolo, ricordiamo che è nostro compito prendercene cura, specialmente quando parliamo di un cane che è considerato sacro in Tibet!