L’ARTE TIBETANA DEL RICAMO

  • by Redazione I
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  • 23 Ago 2024
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L’ARTE TIBETANA DEL RICAMO, Mirabile Tibet


Che si occupino di agricoltura o pastorizia, quasi tutte le donne tibetane sanno ricamare e ogni lavoro – di mesi o, a volte, persino anni – ha perciò uno stile unico. La tradizione viene preservata nelle famiglie da più di 1200 anni e, ora, anche nelle scuole dedicate come quella del distretto di Guinan nella provincia di Huinan, dove il ricamo – uno dei più antichi – vanta il maggior numero di punti.

Nato nel IX secolo, il ricamo è una delle tre Arti maggiori del Buddhismo tibetano assieme alla pittura dei thangka e al cucito “a strati”. Che significa tagliare, incollare e ricucire i tessuti insieme per una maggiore profondità mentre, il ricamo, aggiungere modelli sopra modelli per creare un effetto tridimensionale. Una tecnica così apprezzata da vedere inserito il ricamo tibetano nel patrimonio culturale immateriale della provincia del Qinghai.

Colori vibranti, linee morbide, personaggi realistici e fattura squisita: uno dei migliori esempi è il lavoro di Lhamo Yudron, il cui spazio espositivo sembra un enorme arazzo di quadri. Animali, uccelli, piante, ragazze che trasportano l’acqua e figure storiche ma anche gli otto simboli di buon auspicio del Buddhismo tibetano, dei quali ne riparleremo.

L’ARTE TIBETANA DEL RICAMO, Mirabile Tibet


In passato, questa Arte era visibile soltanto sugli abiti delle donne e sulle loro fasce per i capelli. Nonostante gli usi e la tradizione della propria famiglia di ricamatori, Lhamo Yudron comincia a pensare che si possa fare di più guardando una mostra al Museo di Chengdu del broccato e del ricamo. Così, dopo un periodo di lavoro nell’azienda fondata dal padre, prova ad andare oltre le tecniche tradizionali e oltre l’Altopiano. Ore di libri, di maestri, di apprendimento e di scambi culturali – compreso l’approfondimento delle quattro famose tecniche cinesi del ricamo: Su, della provincia del Jiangsu; Xiang, del Hunan; Yue, del Guangdong e Shu, del Sichuan. Ore alla fine delle quali Lhamo Yudron fonda una propria azienda, trasferisce i modelli dei costumi tibetani sulla tela e comincia a ricamare paesaggi e figure. Scoprendo un limite da superare: il filo. Disponibile nella sua città natale in soli 20 colori, insufficienti per questi nuovi “quadri”.

L’ARTE TIBETANA DEL RICAMO, Mirabile Tibet


Trovato nella provincia di Jiangsu un filo di seta in più di 1000 colori, la Signora del ricamo tibetano comincia a esporre in Tailandia e nel Nepal e, a un certo punto, alcuni dei suoi lavori vengono aggiunti al Museo di Hainan – come dicevamo, luogo di riferimento per la tradizione del ricamo. L’azienda cresce, le creazioni si diffondono e il sogno di una bambina diventa tirocinio e lavoro, soprattutto al femminile, per oltre 1000 persone. Nel frattempo, Lhamo Yudron completa assieme al padre un’opera dedicata all’epopea del leggendario Re Gesar. Larga un metro e lunga 260, con più di 200 disegni per i quali chiama 50 ricamatori e che dovrebbe essere pronta entro la fine dell’anno. Riusciamo a immaginarla, la meraviglia?