LA CUCINA PIU AMATA NEL TIBET? QUELLA DEL SICHUAN

  • by Redazione I
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  • 13 Dic 2024
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LA CUCINA PIU AMATA NEL TIBET? QUELLA DEL SICHUAN, Mirabile Tibet


Una miscela davvero deliziosa, quella tra le due tradizioni culinarie.  Tant’è che la cucina del Sichuan – soprattutto di Chengdu, dal 2011 “città della gastronomia” UNESCO – è parte integrante della vita sull’Altopiano tibetano. Dai vivaci hot pot e gli spiedini nel centro di Lhasa ai piccoli ristoranti che servono piatti caldi lungo le autostrade. Com’è successo tutto questo e, soprattutto, quando?

All’inizio, ci fu il miglio. Originario delle pianure del Fiume Giallo e trovato sia a Kharub (uno dei più antichi insediamenti tibetani), con una datazione di 4.300-5.300 anni fa, sia a Changguogou nella Contea di Nedong, con una datazione di 3.500 anni fa. A testimoniare uno scambio gastronomico risalente addirittura al Neolitico. Ma nel 1733, con l’esercito della dinastia Qing chiamato in aiuto da un Tibet appena invaso dal khanato mongolo Dzungar, nella cucina locale appaiono l’amaranto, il cavolo, la lattuga, gli spinaci, i fagiolini, i ravanelli e l’erba cipollina. Tutti ingredienti che, nel mite clima di Lhasa, riescono ad adattarsi benissimo. Nel 1797, i giardini coltivati dai soldati si arricchiscono della presenza di cetrioli, cipolle verdi, aglio, prezzemolo, sedano, finocchi, melanzane e rape. Senza dimenticare i due ingredienti che hanno reso questa cucina così apprezzata nel mondo: i peperoncini verdi e il pepe del Sichuan. Nelle caserme, si comincia così a preparare il hot pot di montone con noodles o il maiale piccante saltato in padella e il riso con farina di fave.

Pace, sapori e famiglie. Perché diversi ufficiali e soldati si sposano e rimangono a vivere in questi luoghi, con figli che non conoscono più il Cinese standard (Putonghua) ma sono fluenti in Tibetano. Nel 1934, a Lhasa, 300 famiglie nate così sono ormai completamente tibetane. A parte la cucina, che – dopo la fine della dinastia – continua a essere portata avanti dai mercanti di Sichuan. Con due ulteriori conseguenze: la sua lenta diffusione anche fuori dagli ambienti “altolocati” tibetani e la crescente richiesta di cuochi cinesi esperti e di ristoranti che vadano oltre al tè e ai pasticcini di tradizione Han, a Lhasa dal 1899.

LA CUCINA PIU AMATA NEL TIBET? QUELLA DEL SICHUAN, Mirabile Tibet
(Hot Pot tibetano)


La cucina del Sichuan riesce a superare tutte le barriere, sociali e geografiche, solo nel 1949. E, grazie alle infrastrutture stradali successive, assieme al diverso cammino intrapreso dall’agricoltura locale, a regalare le sue meraviglie e i suoi 27 gusti a sempre più persone.  Nel tempo, i tibetani cominciano a sostituire il loro stufato con il hot pot, ben più ricco di gusto e nutrimento, e lo tsampa (orzo tostato) con il riso. Interpretando però le ricette e usando per esempio, nella locale versione del hot pot, la carne di Yak o di agnello.

Oggi, a Lhasa, è naturale vedere dei tibetani gustare le delizie del Sichuan e dei sichuanesi assaporare la cucina dell’Altopiano. Com’è naturale trovare numerosi ristoranti Sichuan nel Tibet e tibetani a Chengdu, in una mirabile fusione di culture che passa per i sapori.