LO JAMGON KONGTRUL LASCIA IL SUO RUOLO: PERCHE QUESTA DECISIONE?

  • by Redazione
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  • 02 Mag 2017
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Anche se il Buddhismo Tantrico proveniente dall’India aveva una natura prettamente antigerarchica ed anticastale, in Tibet questa tradizione ha subito un processo di profonda trasformazione che l’ha portata – sposandosi con la politica feudale tibetana, con il sistema dei tulku e con l’istituzione monastica – ad acquisire una forma organizzativa spesso molto gerarchica e piramidale.

Per semplificare, ad eccezione della scuola Nyingma, le scuole tibetane sono solitamente organizzate in rigide gerarchie, di solito sulla base dello status accordato ai tulku (maestri reincarnati). Questo è il caso della scuola Karma Kagyu che ha al proprio vertice il Karmapa.

Tradizionalmente, subito sotto il Karmapa, ci sono quattro tulku a tenere le redini del lignaggio Karma Kagyu, ed ognuno di essi secondo la tradizione e le credenze popolari è pensato essere l’emanazione di un importante figura mitologica (come i Dalai Lama che si pensano essere emanazione di Avalokiteshvara ed i Panchen Lama che si pensano essere emanazioni di Amithaba). Questi tulku sono: lo Shamarpa (emanazione di Amithaba), Tai Situ Rinpoche (emanazione di Maitreya), Gyalstap Rinpoche (emanazione di Vajrapani) e Jamgon Kongtrul Rinpoche (emanazione di Vairochana).

Il mondo buddhista ed in particolare i monasteri Karma Kagyu, dal Tibet cinese al Sikkim fino in America, sono stati scossi dalla notizia che uno di questi importanti personaggi, il quarto Jamgon Kongtrul Rinpoche, ha deciso di abbandonare per sempre i voti monastici ed il proprio ruolo nel lignaggio, per tornare finalmente a vivere una vita normale.

Il quarto Jamgon Kongtrul è un ragazzo di soli 22 anni ma è considerato essere la reincarnazione del grande Jamgon Kongtrul Lodro Thaye (1813-1899), un gigante del Buddhismo Tibetano moderno ed uno dei padri del movimento non-settario chiamato Rimé. La sfortuna della sua linea di reincarnazione sembra essere cominciata già con il suo predecessore, il terzo Jamgon Kongtrul, che nel contesto della ricerca della reincarnazione del presente Karmapa morì a soli 38 anni in un incidente stradale, in circostanze misteriose. Era il 1992, e persone vicine agli alti Tulku del lignaggio si accusarono a vicenda di essere implicati nel suo omicidio, dato che la macchina con cui questo incidente è avvenuto sembrava appositamente manomessa. Vicenda, questa, che ha gettato una luce estremamente oscura su alcuni dei responsabili delle scuole del Buddhismo Tibetano, e che ha portato la Labrang (organizzazione monastica) del Jamgon Kongtrul in uno stato di profonda crisi.

Questa crisi è riemersa adesso che il nuovo tulku ha deciso di abbandonare il proprio ruolo, dopo un periodo di apparente depressione personale.. Il giovane Jamgon Kongtrul – che accusa addirittura di aver ricevuto degli abusi e di aver dovuto affrontare difficoltà ormai «insopportabili» – ha deciso di seguire il suo sogno di diventare medico. Si ipotizza anche che abbia anche gravemente sofferto l’allontanamento dai propri genitori.

Questo significa che la Labrang di Jamgon Kongtrul ed i suoi monasteri in Cina e in India non solo si ritrovano senza il proprio punto di riferimento spirituale, ma addirittura non potranno più averne uno fino a che il giovane tulku non morirà e, solo dopo, verrà trovata una reincarnazione più fortunata. Dovranno vivere per molto tempo solo del suo ricordo, e potrebbe passare anche più di un secolo.

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