MULTICULTURALISMO TIBETANO: ECCO LE ETNIE “MOMPA” E “LHOBA”

  • by Redazione
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  • 27 Mag 2017
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Quando parliamo di Tibet,  nell’immaginario collettivo affiorano le immagini del possente Palazzo del Potala di Lasa o le alte montagne Himalayane. Tuttavia non dobbiamo dimenticare che lo Xizang è una delle regioni più grandi della Cina e, da sempre, è stato un ponte culturale tra l’esterno e la Cina continentale. Per questa ragione sarebbe erroneo ritenere che all’interno dei confini del Tibet esiste una eterogeneità etnica e culturale. Al contrario, è possibile riscontrare forti diversità da zone e zone. Se l’etnia 藏族, zangzu, Tibetana è nel concreto, per storia e numero, l’etnia predominante sull’Altopiano, è pur vero che in Tibet esistono altre due etnie ugualmente importanti: i Mompa e i Lhoba.

I Monpa, o anche Monba, 门巴族, ménbà zú, sono un gruppo etnico inscritto tra le 56 minoranze etniche riconosciute ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese. Quest’etnia è concentrata prevalentemente nel territorio conteso dello Stato Indiano di Arunachal Pradesh, al confine tra Cina ed India. La popolazione, rescindete principalmente in quattro distretti. In quelli di Tamang e Kameng arriva a circa 50.000 individui, mentre nei distretti di Cuona, è possibile contare 25.000 persone. Un altro piccolo gruppo di Monpa (circa 2500 persone) è possibile trovarlo nel piccolo regno del Buthan.

La parola Monpa significa “Popolo di Mon-yul” (Mon-yul significa “terra” in tibetano ) e sebbene i Monpa utilizzino il tibetano per la forma scritta il dialetto da loro utilizzato appartiene alla famiglia linguistica degli idiomi Tibeto-Birmani, assai differente differente dai dialetti tibetani orientali, proliferanti in tutto lo Xizang. I Monpa sono inoltre suddivisi in sei sotto-gruppi a seconda delle variazioni del loro linguaggio: Tawang, Dirang, Lish, Bhut, Kalaktang, Panchen. Principalmente seguaci del Buddismo Tibetano della scuola Gelupa, molti membri di minoranza etnica non hanno mai abbandonato la religione animista autoctona “Bon”. E’ inoltre molto diffusa la credenza nella trasmigrazione dell’anima e nella rinascita, in quanto le loro vite sono fortemente basate sul monastero Tawang nell’omonimo distretto, dove numerosi giovani Monpa crescono come Lama dopo essersi uniti al monastero.

Il secondo grande gruppo etnico tibetano e quello Lhoba, o anche Lhopa, Luoba, 珞巴族, Luòbā zú. Come i Monpa, anche i Lhoba fanno parte dei 56 gruppi etnici riconosciuti ufficialmente dalla Repubblica Popolare Cinese, ma con una popolazione di circa 2300 persone, sono il meno nutrito della lista. I Lhoba sono suddivisi in due gruppi: gli Yidu (Idu), classificata anche come sotto-tribù dei Mishmi, e i Bokar, una tribù degli Adi. I Lhoba vivono nel sud-est del Tibet, specialmente nelle aree di Mailing, Medog, Lhunze e Nangxian della Prefettura di Nyngchi. Altri gruppi sono anche presenti nel sud del Tibet e nella Valle di Dibang. La fondazione della Repubblica Popolare portò significativi cambiamenti tra i Lhoba. Rimasti di fatto isolati dal mondo per secoli, l’arrivo della Nuova Cina permise l’alfabetizzazione tra questo popolo. Prima degli anni 50, infatti, i Lhoba  non avevano un proprio linguaggio scritto. Tuttavia, quando fu poi creato un alfabeto appositamente sviluppato per loro, molti Lhoba fecero fatica ad usufruirne, per problemi di natura culturale. I contatti con il mondo esterno introdussero, tra l’altro, molti cambiamenti nella cultura e nella società Lhoba. Queste mescolanze culturali, infatti, apportarono significativi cambiamenti alla rigida mentalità classistica dei Lhoba; questi erano divisi in due caste distinte, gli aristocratici (maide) e i contadini (nieba), alle quali non era permesso avere alcun tipo di connessione.