TIBET, LHASA. SI ARRICCHISCE LA BIBLIOTELA TELEMATICA DEL POTALA

  • by Redazione
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  • 21 Apr 2022
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econdo il Dipartimento della Cultura della Regione Autonoma Tibetana della Repubblica Popolare Cinese, oltre 3.000 testi rari e antichi dal Palazzo del Potala nella città-capoluogo di Lhasa, sono stati registrati e archiviati per la futura protezione e studio grazie ad un progetto lanciato nel 2018.

Il progetto è stato il più grande del suo genere condotto finora nel maestoso palazzo, con oltre un milione di fogli scansiti e analizzati e con un investimento totale di 300 milioni di yuan (circa 47,2 milioni di dollari).

Il Palazzo del Potala a Lhasa fu costruito dal Re tibetano Songtsen Gampo nel VII secolo. L’immenso complesso religioso è anche un sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e rappresenta un tesoro di storia, cultura e arte tibetana.

Grazie agli sforzi profusi congiuntamente dal Governo centrale cinese e da quello locale tibetano, negli ultimi tre anni l’amministrazione del palazzo non solo ha istituito un centro di ricerca esclusivamente dedicato alla conservazione e all’utilizzo di libri e documenti antichi, ma ha anche elaborato un piano decennale per la futura protezione, riparazione, digitalizzazione ed esposizione dei reperti culturali.

Le statistiche ufficiali mostrano che, entro la fine del 2021, erano state completate la registrazione e l’archiviazione di 3.078 testi rari e antichi, costituiti da 1,07 milioni di fogli, con un investimento di oltre 68 milioni di yuan (10,7 milioni di dollari).

Secondo gli esperti dell’ufficio, il Palazzo del Potala attualmente ospita decine di migliaia di libri e documenti rari e antichi scritti in Mandarino, Tibetano, Mancese, Mongolo e Sanscrito.

Tra le raccolte più significative ci sono scritture vergate su 30.000 foglie di pattra e il Kangyur tibetano del Tripitaka, o Discorsi di Buddha, risalenti al 1410. Ospita anche scritti di monaci anziani, libri di medicina e storia e una grande quantità di copie del canone buddista tibetano.