
Due le esperienze immersive aperte finora: a Chengdu, il bellissimo capoluogo del Sichuan, e a Pechino. Che richiedono soltanto un auricolare e un piccolo computer per attraversare le porte del Palazzo del Potala a Lhasa e passeggiare tra le sue stanze e opere, compresi gli spazi normalmente chiusi ai turisti. Oppure per “farsi trasportare” negli incredibili paesaggi del Tibet, persino al centro di un lago, e nelle tradizioni dell’Altopiano – magari, in mezzo a una ‘danza dello yak’.
Tecnologia coinvolgente al servizio della Conoscenza, lo sguardo puntato sull’attuale e futura tutela del patrimonio materiale e immateriale. E anche sulle persone, a prescindere dall’età o le possibilità. Perché – come spiega Lou Yanxin, fondatore degli ‘Sandman Studios’ che hanno sviluppato l’esperienza VR del Potala – il tour digitale permette a chiunque non possa viaggiare, e tantomeno affrontare i malesseri dell’alta quota, di accedere a questi luoghi. Anche economicamente, laddove il prezzo della visita equivale a 14-27 dollari (13-25 euro) e senza dover investire in costosi visori.
Perché, per tutti i milioni di visitatori finora arrivati sull’Altopiano tibetano, ci sono altri milioni di ragazzi, studiosi o amanti del turismo culturale e naturalistico non nelle condizioni di raggiungere la regione. E ci sono milioni di appassionati in tutto il mondo pronti a un viaggio più consapevole proprio grazie a questi tour. Anche verso destinazioni meno note o finora inaccessibili.
Soltanto per “acquisire” la struttura del Potala, gli esperti avevano usato droni, tecniche laser e 4mila ancora di scansione – scoprendo più di mille passaggi finora sconosciuti. Il lavoro era poi proseguito negli anni con la scannerizzazione degli spazi interni e la digitalizzazione delle opere, anche per capire quali e quante avessero urgente bisogno di restauro. Come i thangka e i murales del Potala e del Monastero di Jokhang, seriamente minacciati dal Tempo e dall’umidità e, ora, in corso di venir restituiti al mondo e alle future generazioni.
Turismo virtuale, dunque. Ma anche Istruzione, con “gite scolastiche” di 40 minuti al Potala, alla Piramide di Giza o a una stazione spaziale senza uscire dalla classe o da uno spazio allestito in sicurezza. Una dimensione, quella dell’incontro tra informazioni digitali e mondo fisico, che sta vedendo una crescita impressionante in tutta l’Asia – Cina e India in primis. A cambiare il modo nel quale le persone esplorano, quindi conoscono, quindi potranno vivere le distanze e le vicinanze culturali.