
A soli due mesi dal sisma del 7 gennaio, nella Contea di Dingri (Tingri) dell’epicentro si parla già di riaperture e di ricostruzione sostenibile. Che riguardano le case e le scuole ma anche il versante tibetano dell’Everest (Qomolangma) e persino il sistema postale e delle consegne. Per chi ama il Tibet dunque, e anche per chi stesse pensando al prossimo viaggio nello Shigatse, ecco cosa immaginare o aspettarsi di trovare.
Riapertura della zona panoramica del Qomolangma
Il 1° marzo, alle 8 del mattino, sono stati accolti i primi 19 visitatori. Dopo una lunga perché molto accurata ispezione dell’Accademia Cinese delle Scienze, anche se le prime rilevazioni post sisma erano rassicuranti. Niente danni geologici quindi, e niente pericoli: gli spazi ricettivi sono pronti, così come il campo-base e il nuovo ossigeno per i viaggiatori. Che l’anno scorso sono stati 547.6mila, a generare delle entrate per oltre 110 milioni di yuan (più di 15 milioni in dollari) – ora ancora più vitali per la ricostruzione e il restauro, anche dei monasteri danneggiati.
Ricostruzione delle case
Dopo due mesi spesi tra la rimozione delle macerie e dei detriti, la valutazione dei rischi e la progettazione degli alloggi, il 3 marzo è iniziato il lavoro per i 12mila sfollati che dovrebbero poter entrare nelle loro nuove case entro la fine dell’anno. Il progetto prevede spazi dagli 80 ai 260 metri quadri in funzione del numero dei membri delle famiglie, posizionati o sui siti originali oppure – se sulla fascia sismica o in aree soggette a frane o inondazioni – altrove nella stessa Contea. Con attenzione ai materiali (anche di recupero, degli scarti di costruzione o dei detriti), alle condizioni climatiche dei 4500 metri di altitudine, alla sostenibilità ambientale ed energetica in una zona che fa parte della Riserva naturale del Qomolangma e, beninteso, allo stile tradizionale delle dimore come parte del patrimonio storico-culturale.
Riapertura delle scuole
Il 5 marzo, i bambini di Dingri sono rientrati nelle loro 79 scuole riparate o ricostruite dalle fondamenta a tempo di record. Dopo un primo esame dei danni agli edifici, più di 1400 alunni erano stati temporaneamente trasferiti in un palazzo della Contea. Assegnando loro 36 aule e allestendo 125 dormitori prefabbricati per i ragazzi, 58 per i docenti e 3 mense in più: un’assistenza a tutto campo, dai libri e la cancelleria ai giocattoli e il sostegno psicologico, reso possibile da un notevole impegno umano ed economico (soprattutto della Cina che, solo come fondi per il soccorso, a fine gennaio aveva allocato all’intera regione interessata dal sisma l’equivalente di più di 678.7 milioni di euro) e anche dal sostegno dei donatori pubblici e privati, locali e internazionali.
Servizi postali e di corriere
Per permettere agli abitanti delle zone rurali di ricevere velocemente e bene gli eventuali (come in questo caso) aiuti urgenti e necessari, ma anche di far conoscere e arrivare le mirabili produzioni artigianali tradizionali in tutta la regione e nel mondo, la Cina sta investendo nella capillarità delle consegne. Un progetto iniziato circa 10 anni fa, che prevede la costruzione di “stazioni di servizio” logistiche in ogni villaggio e che finora, anche grazie alle nuove infrastrutture stradali, ha coperto 346mila insediamenti prima isolati – compresi alcuni dell’Altopiano. Migliori collegamenti offline, dunque. Anche a sostegno dell’e-commerce, al quale la nuova piccola imprenditoria tibetana (per di più, femminile e giovanile) sta aprendo.
In breve, una rigenerazione molto veloce ma anche saggia e lungimirante. Proprio come il Serpente di Legno consiglia per il Nuovo Anno, il cui inizio è stato appena celebrato.