COME E’ CAMBIATA L’ECONOMIA IN TIBET? TUTTO E’ NATO DA UN ACCORDO CON CANTO

  • by Redazione
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  • 20 Apr 2020
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Il Terzo Forum Centrale di Lavoro sul Tibet, tenutosi nel 1994, ha avviato la politica nazionale di assistenza allo sviluppo della Regione Autonoma del Tibet. In base a questa strategia, una provincia interna cinese diviene responsabile per lo sviluppo degli obiettivi che le vengono assegnati, per l’aiuto fornito e per la rotazione periodica del personale addetto alle politiche di sviluppo nelle varie sotto-regioni del Tibet.

Alla provincia del Guangdong, per esempio, è stata assegnata la cura di Nyingchi, per la precisione “le quattro contee e le due fattorie” (Contea di Nyingchi, Contea di Bomi, Contea di Medog e Contea di Zayul, Fattoria di Zayul e Fattoria di Yigong). Dal 1994 al 2014 la provincia del Guangdong ha fornito un’importante assistenza a Nyingchi, con un totale di 2,912 miliardi di yuan d’investimenti e 844 progetti, così come progetti municipali, la trasformazione delle aree rurali in base agli obiettivi di sviluppo del governo, la ricerca, la scuola e così via.

Il Guangdong è stata una delle prime province ad attuare le riforme successive all’era del Presidente Mao, e pertanto oggi può considerarsi un’avanguardia nello sviluppo della Cina. Infatti, rispetto ad altre aree della Cina, è una delle più orientate verso le riforme e il mercato. Allo stesso tempo, Nyingchi possiede le migliori condizioni naturali del Tibet e i più alti livelli di reddito pro capite. Il Guangdong e Nyingchi, pertanto, costituiscono un ottimo esempio di partenariato, dove “il ricco aiuta il ricco”. Infatti anche tutto il resto del Tibet trae un grosso beneficio da questa collaborazione.

Questo modello di partenariato riflette il cosiddetto “spirito del Guangdong”: ovvero raggiungere i più alti livelli di sviluppo produttivo soprattutto in ambito agricolo, focalizzandosi sul turismo ecologico, sulla coltivazione delle specialità locali e sulla promozione della medicina locale e tradizionale. Non a caso il Guangdong, a Nyingchi, punta molto sui settori produttivi e sullo sviluppo e la promozione delle risorse umane.

Secondo Cai Jiahua, che si occupa del programma di partnership fra Guangdong e Nyingchi, bisogna infatti concentrarsi sui livelli di vita del Tibet, ponendo attenzione soprattutto sull’aiuto ai settori produttivi della Regione e sulle sue risorse umane. È importante dare al Tibet la possibilità di avanzare autonomamente anziché contare solo sull’aiuto altrui.

Certo, dalla sua parte Nyingchi può vantare una serie di vantaggi e di fiori all’occhiello: il reddito pro capite nei villaggi, per esempio, è di diecimila yuan, sopra la media nazionale, e ogni capofamiglia possiede almeno una ventina di yak. La regione dispone poi di abbondanti risorse forestali, che forniscono agli abitanti un reddito pro capite di quattromila yuan, per un totale variabile dai trentamila ai cinquantamila yuan per ogni famiglia media fino ad ottanta-novantamila yuan per una famiglia più ricca. Molti coltivatori e capifamiglia hanno infatti i loro risparmi custoditi in banca, per diversi milioni di yuan a villaggio. Anche la vita culturale e la salute degli abitanti locali ha tratto grandi benefici dall’esistenza di scuole e strutture sanitarie gratuite e fornite dallo Stato.