
Una bella storia, questa – che unisce Arte, solidarietà, artigianato tradizionale, Natura, imprenditoria, emancipazione femminile, innovazione e trasmissione, alle prossime generazioni e al mondo. Il tutto, nato da un viaggio nel Tibet.
Protagonista, Zhao Juan: una rinomata stilista cinese, già ricoprente ruoli di prestigio in numerose aziende ma il cui approccio è stato completamente trasformato da due incontri sull’Altopiano. Il primo, con un insegnante che – laureatosi alla Nanjing University of Arts – invece di perseguire la propria carriera nelle grandi città ha scelto di insegnare a Lhasa. Fondando una scuola gratuita, completa di pasti e alloggi, ai bambini svantaggiati e insegnando loro i mestieri tradizionali come la pittura thangka e la fusione del bronzo. Il secondo, con gli ‘Amici delle creature himalayane’ e i loro documentari – volti a “dare voce” alla fauna selvatica del Qinghai-Tibet.
Bellezza, sostenibilità e generosità. Così, Zhao Juan comincia a integrare elementi della Natura tibetana nelle sue creazioni in lana di yak, a cominciare dai cappelli. Con due primi obiettivi, entrambi raggiunti: sensibilizzare alla protezione delle specie dell’Altopiano e organizzare vendite di beneficienza.
Senza, però, fermarsi qui.
Infatti, nel 2023, Zhao Juan fonda un laboratorio di formazione artigianale gratuita volto all’autonomia economica delle donne tibetane e, al contempo, alla preservazione del patrimonio culturale. “Molte dipendono dai sussidi governativi, quindi vorrei migliorare le loro vite e aiutarle a trovare una diversa autostima” – ha dichiarato durante un’intervista. Aggiungendo che, oltre a formare finora oltre 500 donne, il laboratorio ospita anche programmi di immersione culturale per i turisti interessati all’artigianato e all’Ecologia del Tibet: “Così, gli articoli da loro realizzati non saranno solo dei souvenir bensì delle storie di armonia con la Natura”.
E ancora. Dopo i live streaming del 2024, volti a diffondere meglio e di più la Cultura dell’Altopiano, quest’anno Zhao e la sua squadra pensano di aggiungere dei codici QR che consentano per ogni prodotto di ascoltare il racconto della fauna selvatica che lo ha ispirato. Senza dimenticare gli strumenti di intelligenza artificiale, utili a migliorare l’apprendimento delle rispettive lingue e dunque il dialogo tra culture.
In più, come mentore presso l’Istituto di Fashion Technology di Pechino, oggi Zhao aiuta gli studenti a cogliere l’importanza della Moda sostenibile: “Credi di essere riuscita a ispirarli, tant’è che qualcuno si è persino offerto volontario per insegnare in Tibet”. Il tutto, con una dedizione estesa anche alla propria famiglia: “Mio figlio, in quinta elementare e che porto spesso nei miei viaggi di lavoro, ha imparato così ad amare la biologia, la geologia e la chimica, e la sua curiosità rafforza la mia determinazione”.
Una trasformazione non priva di sfide, a cominciare dai mali di montagna e dal diffuso scetticismo iniziale: “La gente scherzava, e mi chiedeva perché sopportare tutte quelle difficoltà ma, dopo anni di sforzi, persino gli scettici ammirano ciò che abbiamo realizzato”. Infatti, le collaborazioni di Zhao e del suo team con le aziende di grandi città e persino intere province cinesi continuano ad ampliare la portata del suo lavoro. “Dedicherò ancora più energia a questa causa, perché l’eredità culturale appartiene al mondo. Così, le sue storie racchiuse nei nostri prodotti potranno trascendere i confini geografici”.
E anche il tempo, aggiungeremmo noi.