IL TIBET DI OGGI (1)

  • by Redazione I
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  • 01 Apr 2025
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IL TIBET DI OGGI (1), Mirabile Tibet


Dall’ecologia alla nuova imprenditoria, soprattutto femminile e giovanile, il ‘Tetto del mondo’ sta cambiando. Andiamo dunque a fare un punto della situazione, cominciando dall’ambiente, l’energia verde, la mobilità e l’ospitalità.

Come abbiamo già visto parlando di qualità ecologica, negli ultimi anni il Tibet è diventato uno dei luoghi con l’ambiente più sano al mondo. Parliamo della creazione di decine di riserve naturali, della sostituzione di diverse aree desertificate con nuove foreste, del ripristino e la protezione della biodiversità nonché della cura dell’aria, dei fiumi e dei laghi nella regione “Torre dell’acqua”. Un impegno portato avanti su tutta l’area dell’altopiano Qinghai-Tibet e reso possibile dagli oltre 13 miliardi di dollari (circa 12 miliardi di euro) investiti dalla Cina tra il 2018 e il 2024. Parte dei quali spesa in stipendi, laddove la spinta verso la migliore tutela eco-ambientale ha significato anche la nascita di centinaia di migliaia di posti di lavoro dedicati. E, in alcuni casi, la “conversione” da alcuni mestieri tradizionali dell’Altopiano – dai pastori a guardia dei ghiacciai ai cacciatori diventati ranger.

Un impegno esteso anche alle rinnovabili e che, a fine 2024, aveva reso il Tibet il nuovo campione dell’energia pulita. Grazie al Sole, al vento e all’acqua che sull’Altopiano non mancano e in grado sia di coprire i crescenti bisogni della popolazione e delle imprese locali, sia di esportare miliardi di chilowatt/ora. Il tutto, con una enorme riduzione del consumo di carbone e delle emissioni nocive.

Investimenti nell’ambiente e nelle rinnovabili che sono andati in parallelo a quelli nella costruzione di strade e ferrovie – entrambe raddoppiate in lunghezza negli ultimi 12 anni –  e nel trasporto aereo, oggi da e verso decine di destinazioni tra domestiche e internazionali. Che hanno permesso una diversa valorizzazione della produzione agricola e artigianale locale, una maggiore facilità nei soccorsi delle popolazioni colpite da calamità naturali (come il recente terremoto nel Tibet) o degli alpinisti e, soprattutto, l’accesso per i piccoli villaggi di zone remote all’assistenza sanitaria, l’istruzione, la Cultura o gli scambi commerciali in città prima irraggiungibili. Senza dimenticare i collegamenti reali e digitali, dai servizi postali e di corriere alla fibra e al 4 e 5G – a fine 2024, su più di due terzi del territorio.

E neanche il Turismo culturale e naturalistico, che negli ultimi anni ha contribuito moltissimo all’economia e all’ecologia locale – di nuovo, grazie agli investimenti fatti per tempo. Con un’attenzione crescente non solo alle strade e ferrovie (alcune delle quali davvero spettacolari sia come paesaggio, sia perché costruite sul permafrost) ma anche alla salute degli ospiti non abituati al poco ossigeno e ai mali di montagna, alla crescita sostenibile della ricettività locale e ai viaggi di conoscenza e condivisione, dalle celebrazioni tradizionali agli atelier artigianali e le gastronomie regionali.

In altre parole, dei cambiamenti con una visione. Di quello che possa significare un Tibet moderno seppur antico. Fatto, come vedremo nel prossimo articolo, di un diverso tenore di vita e un diverso respiro – anche se sullo sfondo di una stessa cultura e spiritualità.