LA SCUOLA NEL TIBET: 10 ANNI DI PROGRESSI

  • by Redazione I
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  • 18 Ott 2024
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LA SCUOLA NEL TIBET: 10 ANNI DI PROGRESSI, Mirabile Tibet
(A lezione di lingua Tibetana nella Scuola primaria nr. 1 di Lhasa)


Ben 15 anni di istruzione, dalla materna alle superiori, finanziati con fondi pubblici. Con due risultati notevoli: il raddoppio dei diplomati ogni 100mila abitanti, dai 5.507 nel 2010 agli 11.019 nel 2020, e il fatto che i nuovi entranti nel mondo del lavoro abbiano in media oltre 13 anni di istruzione.

Alla base di questi risultati, un enorme investimento da parte della Cina nell’educazione in generale – che ha visto la spesa fiscale nazionale rimanere stabile a oltre il 4% per 11 anni consecutivi. E che nel Tibet ha significato edifici scolastici nelle aree sprovviste, fornitura di libri e tecnologie multimediali, alloggio, pasti, assegni minimi vitali per i ragazzi provenienti dalle famiglie povere di contadini o pastori e borse di studio per i più meritevoli. Un investimento che, solo nel periodo 2012-2023, ha raggiunto i 293 miliardi di yuan (più di 37,8 miliardi di euro) e che ora sta dando i suoi frutti: alla fine del 2023, la Regione contava più di 3.400 scuole e 960mila alunni, cioè circa un quarto della popolazione totale, con iscrizioni che avevano superato il 90% nel prescolare e nelle secondarie (oggi, obbligatorie) e il 60% nelle superiori.

Il tutto, in un’ottica quasi montessoriana. Andando, cioè, a ridurre il carico dei compiti a casa e del tutorato doposcuola a favore di attività volte allo sviluppo completo dei ragazzi. Compresi la sensibilità estetica, le capacità intellettuali e lavorative ma anche il benessere fisico – dalle librerie aerobiche per favorire la concentrazione ad alta quota ai luoghi dedicati allo Sport.

Per realizzare tutto questo, la Cina ha attivato un programma di sostegno da parte delle città e province più ricche verso quelle più fragili, stabilendo degli “abbinamenti” tra organi amministrativi e imprese pubbliche da una parte e aree svantaggiate dall’altra con l’intento di ridurre le disuguaglianze. Programma che per esempio – dalle infrastrutture stradali e le scuole all’assistenza sanitaria, il lavoro e l’uscita dalla povertà assoluta – con le risorse economiche, tecnologiche e professionali provenienti da Shanghai ha portato alla svolta di Golog e, con quelle da Fujian e Guangdong, alla rinascita di Medog. Senza dimenticare gli investimenti nella crescita delle accademie storiche come quella di Medicina Tradizionale Tibetana di Lhasa, i cui neo-dottori praticanti oggi riescono a coprire i bisogni di quasi tutta la popolazione dell’Altopiano.

Anche perché parliamo di una scuola bilingue per classi bilingue, formate da ragazzi tibetani e coetanei di etnia Han. Pronti, e già dalle medie, a usare fluentemente sia il Tibetano, sia il Mandarino – quindi ad aprirsi a entrambe le culture e a un orizzonte più ampio. Anche delle scelte possibili una volta grandi.