Ossigeno e libri.
Sull’Altopiano del Tibet, appena si va a oltre i 4mila metri di altitudine, la concentrazione di ossigeno scende al 40% rispetto a quella al livello del mare. Nella città di Yushu, famosa per il Festival annuale tradizionale delle corse a cavallo, il contenuto di ossigeno è solo del 60% rispetto – per esempio – a Hangzhou. Ma basta passare un po’ di tempo in una di queste librerie per far salire la saturazione nel sangue.
Infatti, nonostante la popolazione dell’Altopiano sia abituata alla bassa pressione, anche grazie al “gene d’alta quota” ereditato dai Denisoviani, i livelli di ossigeno pongono comunque dei problemi – e fin dall’infanzia. Comprese le patologie del sistema circolatorio, dovute ai livelli di emoglobina relativamente bassi, e compreso il “rallentamento del pensiero”, riscontrato già nei bambini attraverso diverse ricerche.
Da qui, l’idea delle librerie scolastiche aerobiche – oggi, quattro soltanto a Yushu. La più recente, ricavata da un container di 18 metri quadrati. Verniciato fuori e attrezzato dentro, con sistemi di ossigenazione e riscaldamento. Soprattutto, con più di 1000 libri, dai cartoni e i manuali alle opere letterarie classiche, adatti agli studenti di tutte le età e classi.
Un progetto partito nel 2020 e che, progressivamente, ha sostituito i vecchi angoli di lettura nelle scuole – piccoli e poveri sia di libri, sia delle condizioni migliori per apprendere. I volumi sono aggiornati ogni anno grazie alle donazioni e gli insegnanti-“librai” a tempo pieno accompagnano i ragazzi nella comprensione dei testi. Che possono essere beninteso consultati anche all’esterno e anche a casa, come un normale “prestito” dalla biblioteca scolastica.
Aria rarefatta, che i turisti di tutto il mondo e gli incredibili sportivi dell’Altopiano affrontano grazie alle bombolette di ossigeno negli alberghi o sui percorsi di gara. E che bambini e ragazzi possono ora vivere meglio grazie a queste piccole librerie. A donare, un po’ come gli alberi, ossigeno e libri.