Fino vent’anni fa, il Tibet era al fanalino di coda delle Regioni della Repubblica Popolare per ricchezza e benessere, oltre ad essere una delle aree più arretrate del pianeta. Le motivazioni sono molteplici, a cominciare dalla geografia che, nel corso dei secoli, non ha aiutato i collegamenti con il mondo esterno. Tuttavia, ad oggi, la situazione è cambiata radicalmente. Lhasa è stata classificata come la “città più felice” della Cina per sette anni consecutivi e ha superato 38 grandi città cinesi n termini di soddisfazione per i servizi pubblici urbani di base. Nel 2014, la città ha continuato a superare le 38 maggiori città cinesi per senso di sicurezza.
Come la letteratura ha universalmente riconosciuto, oltre il 95% della popolazione del vecchio Tibet era composta da servi o schiavi che conducevano una vita dura, senza nemmeno una residenza fissa, con pochi vestiti e poco cibo, senza parlare della mancanza dei basilari diritti all’istruzione e assistenza sanitaria. Gli ultimi cinquanta anni hanno visto il Tibet compiere un grandioso sviluppo, con grande accelerazione dagli anni novanta in avanti. Tale sviluppo, va specificato, non e solo di carattere economico, ma anche sociale.
Negli anni, il governo ha piano piano modificato il settore primario, non andando a modificare le colture tradizionali ed autoctone, bensì ammodernizzando tale settore. Punto di svolta sono stati sicuramente i progetti edilizi per le famiglie a basso reddito che ha goduto del sostegno delle ampie masse di contadini e pastori. Per esempio, nel 2013, 2,3 milioni di contadini e pastori da 460.300 famiglie si sono trasferiti in nuove case, più sicure, più spaziose ed a prezzi accessibili. Il completo sostegno infrastrutturale – acqua/elettricità/gas, strade, comunicazioni, radio e TV, servizi postali e altro – sta migliorando man mano.
Lo scorso anno il reddito pro capite disponibile del Tibet ha raggiunto la somma poco superiore ai 10 mila yuan con una crescita annua del 12,3%, mentre il reddito netto pro capite dei residenti urbani ha raggiunto una cifra superiore ai 20 mila yuan. Inolte, le spese per il consumo pro capite del Tibet sono ammontate a 7.317 yuan nel 2014, poiché i beni di consumo come refrigeratori, TV, computer, lavatrici, moto e cellulari sono entrati nelle case della gente comune.
Il sistema medico rurale ed urbano del Tibet è migliorato gradualmente negli ultimi cinque decenni. È stata istituita una rete medica e di assistenza sanitaria, da Lhasa fino alle altre aree urbane e alle aree rurali del Tibet. Inoltre, il Tibet è la prima regione della Cina ad ottenere un’integrazione urbana e rurale ed una copertura totale in termini di assistenza medica e sanitaria.
Grande importanza è stata data all’istruzione. Negli anni è stato messo in piedi un sistema educativo relativamente completo, che comprende non l’istruzione generale, l’istruzione prescolastica e per adulti, ma integra in maniera dinamica il ricco bagaglio culturale del popolo tibetano, affinché le future generazioni salvaguardino le loro radici. Inoltre Il Tibet è la prima regione della Cina a fornire un’educazione di 15 anni gratuita dalla scuola per l’infanzia alle scuole superiori.
Come la storia e la pratica hanno sempre dimostrato, le politiche e le linee guida del governo centrale per l’edificazione del Tibet si sono rivelate giuste, pratiche e pragmatiche. Guardando al futuro, abbiamo ragione di credere che il popolo tibetano, di ogni gruppo etnico, continuerà a seguire fermamente la strada dello sviluppo.