Dopo lo stop di tre anni a causa dell’emergenza covid, è ritornata sul tetto del mondo l’expo turistica e culturale sul Tibet. Nello specifico si tratta del quinto appuntamento da quando, nel lontano 2014, è stato coniato per la prima volta questo evento.
L’esposizione ha messo in risalto la cultura unica dell’altopiano e i diversi prodotti, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo delle industrie locali e promuovere gli scambi internazionali.
Perché puntare sul turismo
“Il Tibet si trova nell’entroterra dell’altopiano del Qinghai-Tibet, è una porta verso il confine sud-occidentale della Cina e una barriera fondamentale per la sicurezza ecologica, un nodo importante della Belt and Road Initiative e un importante percorso di apertura verso il Asia meridionale”, ha detto Hu Heping, ministro della Cultura e del Turismo, intervenendo alla cerimonia di apertura dell’Expo.
“Questa fiera internazionale del turismo e della cultura mira a costruire una piattaforma espositiva professionale e internazionale per mostrare la bellezza dell’ecologia, della cultura, della storia del Tibet e le nuove conquiste della modernizzazione socialista della regione”, ha ribadito Hu.
Nel 2022, il Tibet ha accolto circa 30 milioni di turisti nazionali e stranieri, generando entrate turistiche per circa 40 miliardi di yuan.