Il Tibet ritorna finalmente al centro del panorama scientifico. La Repubblica Popolare sta lavorando per installare in Tibet quello che sarà il complesso di telescopi per onde gravitazionali più alto del mondo. L’obiettivo è quello di cogliere anche gli echi più flebili che risuonano nell’universo, per arrivare a nuove informazioni su quello che è avvenuto durante Big Bang. L’esistenza delle onde gravitazionali è stata prevista per la prima volta da Albert Einstein nel 1916, nell’ambito della teoria della relatività generale, ma perché si è arrivasse a una conferma sperimentale della loro presenza si è dovuto attendere un secolo esatto. Sono stati infatti gli scienziati dell’osservatorio statunitense Ligo i primi a effettuare una osservazione diretta del fenomeno, nel 2016.
Da questo punto di partenza, l’intera comunità scientifica internazionale ha cercato di trovare un sito adatto dove costruire un ben più potente mezzo per studiare questo fenomeno che potrebbe aprire scenari del tutto nuovi cita la storia del nostro universo.
Al progetto interamente cinese collaboreranno anche docenti internazionali e tibetani, segno che questo nuovo centro di eccellenza vuole essere un polo inclusivo nonché un centro di incontro e dialogo intellettuale. Il primo strumento, Ngari No. 1, è già in costruzione a circa 30 chilometri da Shiquanhe City, nella prefettura omonima di Ngari, spiega Yao Yongqiang, capo ricercatore degli Osservatiori astronomici nazionali all’Accademia Cinese delle Scienze. Il potente e moderno telescopio sito a 5.250 metri sopra il livello del mare aiuterà i ricercatori a raccogliere dati sulle onde gravitazionali primordiali nell’emisfero Nord. La seconda fase del progetto, segnala ancora Yao, prevede l’installazione di una serie di telescopi, chiamata Ngari No. 2, a circa 6.000 metri di altitudine. Le tempistiche circa il completamento dell’operazione non sono ancora state rese note, anche perché è facile intuire le difficoltà nel portare i materiali a tale quote. Tuttavia nel complesso si stima l’impiego da parte cinese di un budget intorno ai 18,8 milioni di dollari ed accenderà un nuovo faro di sviluppo sulla Regione dello Xizang. Lo studio delle stelle, dell’infinito universo e dei pianeti, è stato da sempre un sottile filo rosso che ha collegato per millenni popoli, nazioni e menti diverse. Speriamo che questo progetto possa portare ad un piano di collaborazione ed amicizia fra popoli ben più alti.