Sono finalmente riaperti i flussi turistici per il Tibet ed il suo popolo, dopo tre anni di pandemia, è pronto ad accogliere i turisti stranieri.
Il Tibet è una terra incredibile ed affasciante che ha così tanto da offrire ai viaggiatori! Che ci si voglia avventurare su irti sentieri di montagna o ammirare i suoi vasti paesaggi d’alta quota, che si voglia provare l’esperienza di un festival tradizionale o la spiritualità di un classico tempio buddhista, il Tibet è una meta tutta da scoprire.
In Tibet il sacro pervade la quotidianità. Non è inusuale vedere pellegrini in viaggio, gente pregare nei templi o ancora persone adorare montagne o laghi perché ritenute divinità. Visitare il Tibet è quindi una vera esperienza ed oggi vorremmo presentarvi i 5 curiosità che vi faranno innamorare del Tetto del Mondo. Pronti a viaggiare con noi?
1. Un paesaggio unico al mondo
I paesaggi del Tibet sono mozzafiato e chi afferma che al mondo non ve ne siano di simili, ha ragione. Aspro, remoto, irto ed indimenticabile. Il vasto altopiano tibetano in contrasto con le cime innevate delle montagne più alte del mondo lascia i viaggiatori a bocca aperta. Il Tibet viene spesso definito come il “Tetto del mondo”. Questo perché la maggior parte del Tibet si trova ad un’altitudine di circa 4500 m sul livello del mare dove la regina delle montagne, l’Himalaya, regna sovrana i cieli della sfera terrestre.
Sorvolando Lhasa è possibile scorgere i panorami dell’Everest, del Lhotse, del Cho Oyu, del Makalu e di innumerevoli altre vette. La montagna è quindi nel sangue di questa regione, ragion per cui lo Xizang è un’apprezzatissima destinazione per gli amanti del trekking. Non fatevi spaventare dalle alture. Nel tempo sono nati molti percorsi di diversa difficoltà adatti a chiunque voglia approcciare in modo alternativo, ed eco-solidale, questa terra. Accompagnati da guide esperte locali, molti viaggiatori, percorrendo i sentieri di montagna, hanno un contatto diretto con la magnificenza della natura del Tibet e ripercorrere, perché no, anche i passi e sentieri tortuosi che ogni anno migliaia di pellegrini percorrono durante i loro viaggi-pellegrinaggio.
2. Un popolo e cultura straordinari
Si parla da qualche anno di una vera “cancel culture” tibetana. Eppure la cultura tibetana è più viva che mai. Anzi, negli ultimi anni il governo locale ha anche aumentato gli incentivi per la sua salvaguardia, come ad esempio la conservazione in database digitali di antichi testi buddhisti. Sappiamo che i tibetani sono persone profondamente religiose. La loro devozione al buddismo può essere fatta risalire ai primi giorni dell’introduzione della parola di Buddha in Tibet più di 1300 anni fa. E questa religione ha invaso totalmente la vita quotidiana in Tibet.
L’accoglienza è forse una delle caratteristiche dei tibetani. Non ci sarà tibetano che, davanti ad una difficoltà, non verrà incontro con il sorriso per aiutarvi. Non è inoltre del tutto inusuale essere invitati a dei picnic con delle famiglie di pastori oppure ricevere in offerta nei più remoti templi della regione una ciotola di tè verde con burro ddi yak per riscaldarsi.
3. Partecipare ai Festival tradizionali
I tibetani, come i cinesi o i nepalesi, ancora seguono un loro calendario tradizionale. Ogni anno ci sono oltre 100 festival in Tibet ed assistere ad uno di questi significa vivere un’esperienza incredibile. Ovviamente sono quasi tutti festival religiosi e tra loro il principale è il Saga Dawa che si tiene sul Monte Kailash, uno dei luoghi più sacri delle religioni buddista, bon e indù.
Al Saga Dawa Festival migliaia di pellegrini in tutto il Tibet rendono omaggio alla montagna stessa, considerata sacra non solo dai buddhisti, ma anche da indù e Bon. In occasione del Saga Dawa, i pellegrini si riunisco e rendono omaggio alla montagna eseguendo una kora, o circumambulazione in senso orario della base della montagna. Il trekking dura diversi giorni e attraversa un passo di 5800 m.
4. I monasteri
Il Tibet è disseminato di monasteri. Questi negli anni sono stati non solo il centro spirituale, ma anche politico e di istruzione della regione. Nonostante le contraddizioni della storia, a partire dagli anni ’80 il governo centrale, congiuntamente agli sforzi del governo locale, ha iniziato una vasta opera di ricostruzione e ristrutturazione dei monasteri buddhisti. Oggi i monaci sono tornati nei monasteri di tutto il Tibet e l’educazione monastica continua come un tempo.
La maggior parte dei monasteri e dei templi in Tibet offrono un caloroso benvenuto ai visitatori e anche in aree remote spesso mettono a disposizione posti dove passare la notte. Alcuni dei monasteri visitati durante i nostri viaggi includono Samye, Ganden e Jorkhang. Visitare un monastero in Tibet è un modo affascinante per farsi un’idea della religione che ha plasmato profondamente il Tibet oggi.
5. Tibet in autostrada!
Un viaggio sulla Friendship Highway tra Kathmandu e Lhasa è senza dubbio uno degli itinerari più spettacolari al mondo. Lunga circa 850km, questa strada regala dei paesaggi unici nel suo genere, dato che passa tra alcuni dei passi di montagna più alti al mondo. L’autostrada è stata finalmente riaperta quando il confine tra Nepal e Tibet venne chiuso nel 2015 all’indomani di un fortissimo terremoto che danneggiò proprio l’autostrada. Tuttavia adesso la Friendship Highway è tornata nuovamente operativa ed i turisti possono guidare attraverso il Tibet fino al monastero di Rongphu e al campo base dell’Everest. Il viaggio lungo l’autostrada non è affatto breve ed impiegherà 2-3 giorni, ma ne vale la pena con paesaggi spettacolari lungo la strada!