Terra avvolta nella spiritualità, il Tibet è sede di tradizioni culturali distinte e scenari naturali sorprendenti, che lo rendono una delle principali destinazioni tra i viaggiatori intrepidi. Patria del buddismo tibetano, questa regione isolata vanta una miriade di usanze antiche, un’architettura straordinaria e pratiche agricole consacrate. Culturalmente e visivamente affascinante, ecco 5 punti ti aiuteranno nella scoperta del Tibet. Iniziamo quindi questo viaggio verso il Nirvana!
1. Il Tibet è considerato una delle regioni più remote della Terra
A causa delle sue caratteristiche geografiche montuose e sorprendenti, il Tibet è la provincia meno popolata della Cina. Con il possente Himalaya una caratteristica importante nel paesaggio del Tibet, la montagna media di questa regione supera i 20.000 piedi di altezza, rendendo il Tibet una delle regioni più remote della Terra. Quindi cosa significa questo quando si tratta di viaggiare effettivamente attraverso il Tibet? Bene, aspettati lunghi viaggi in macchina: stiamo parlando di una media di 4-5 ore al giorno. Molte sono state le vie stradali costruite da poco, e questo ha diminuito di molto i tempi di percorrenza, ma stiamo sempre parlando di strade costruite ad una media di 5mila metri di quota! Aspettatevi situazioni meteo impervie. Detto questo, il Tibet è una regione di una bellezza mozzafiato e molte ore possono essere trascorse a guardare le vaste distese di montagne, laghi e terreni agricoli: gli yak sono i nostri preferiti!
2. Il buddismo è il fondamento della cultura e della vita quotidiana del Tibet
In Tibet, il buddismo non è solo una credenza religiosa, ma è radicato in ogni aspetto della vita. In compagnia delle guide locali, è possibile immersi totalmente nel senso più profondo del buddismo tibetano, esplorando spazi sacri ed assistendo così anche a quegli antichi rituali che da secoli affascinano noi occidentali. I l centro di tutta questa spiritualità e sacralità? Ovviamente il grande Palazzo del Potala.
3. Il 47% della popolazione mondiale dipende dal flusso di acqua dolce dal Tibet
Soprannominato il “terzo polo”, il Tibet detiene il terzo più grande deposito di acqua e ghiaccio al mondo dopo l’Artico e l’Antartico. Con un lago, un fiume o un ghiacciaio ad ogni angolo, l’immensità delle risorse idriche di questa regione si rende presto conto dei viaggiatori, così come l’immensità della regione punto fermo. Non è quindi un grande shock che sei dei più grandi fiumi dell’Asia abbiano origine in Tibet, inclusi il Mekong, lo Yangtze e l’Indo per citarne solo alcuni.
4. L’influenza tibetana non si trova solo in Tibet
La cultura tibetana ha per secoli influenzato tutta la cultura della Cina continentale. Basti pensare alle vicine provincie dello Yunnan, Qinghai o Sichuan. Non solo, la cultura stessa tibetana, seguendo le secolari vie carovaniere, è arrivata anche nel profondo nord della Cina come il Gansu valicando persino i confini e giungendo in Mongolia. Diverse le testimonianze architettoniche che indicano questo forte legame tra il Tetto del Mondo ed il cuore dell’Asia.
5. Attenzione alle altezze!
Il Tibet è forse quella parte di mondo più vicina al cielo! Questo può già sembrare abbastanza ovvio, ma non è da sottovalutare la media di 5mila metri di quota dello Xizang. Per questa ragione l’acclimatazione è fondamentale, per evitare appunto alcuni disagi come il mal di montagna. Non è raro infatti, se si arriva in aereo, avere giramenti di testa a causa del repentino cambio di pressione atmosferica. Un rimedio? Viaggiare in treno! Giungendo dal Sichuan o dallo Yunnan, infatti, oltre a godere di alcuni dei paesaggi più belli al mondo, si eviteranno molti degli effetti collaterali causati dall’alta quota, grazie alla “lenta” salita della strada ferrata rispetto all’aereo.