Nonostante la situazione sia in netto miglioramento, ancora non si ferma la piaga del bracconaggio. Come quindi salvaguardare la fauna selvatica? Alcuni ricercatori dello Shaanxi Institute of Zoology hanno deciso di utilizzare dei droni per monitorare le condizioni di vita delle antilopi tibetane, osservando anche eventuali infrazioni da parte dei bracconieri. Nello specifico, nel mese di agosto, sono state monitorate una popolazione di circa 60.000 antilopi a Nagqu.
I ricercatori, dello Shaanxi Institute of Zoology, hanno studiato la nascita, la migrazione e l’ambiente dell’habitat ecologico delle antilopi tibetane intorno alla Riserva naturale nazionale di Qiangtang nella regione autonoma del Tibet. La tecnologia ha sicuramente aiutato, ma anche l’osservazione a terra è stata fondamentale per la riuscita di questo progetto sperimentale. I droni hanno completato 12 voli di osservazione di prova nella riserva e hanno coperto più di 100 chilometri quadrati.
Le immagini elaborate dai droni hanno raggiunto i cinque centimetri di risoluzione e sono state in grado di riconoscere le antilopi appena nate. Inoltre, la popolazione di antilopi è stata calcolata dal software di elaborazione dati dei droni, ha detto Wu Xiaomin, un ricercatore dell’istituto. Il software divideva il terreno in griglie e contava automaticamente le antilopi, aiutato dal riconoscimento della telecamera a infrarossi.
Risultato del progetto? Un drastico calo delle incursioni dei bracconieri ed un aumento significativo del numero delle antilopi, un animale che, vogliamo ricordare, è ritornata a ripopolare l’altopiano tibetano da pochi anni, grazie solo alla costanza delle istituzioni e dei ricercatori. Tuttavia il progetto ha altresì evidenziato due importanti tendenze: la prima è un netto miglioramento dell’habitat delle antilopi (Lhasa ha infatti in cantiere l’istituzione di altri 6 parchi naturali regionali) ed i disturbi legati all’interferenza umana durante la migrazione delle antilopi, sta nettamente diminuendo.
Negli anni ’80, la popolazione di antilopi tibetane è diminuita drasticamente da 200.000 a 20.000, a causa della caccia illegale. Si è ripreso grazie agli sforzi del paese per migliorare il suo habitat e alla repressione del bracconaggio. Tuttavia già nel 2013 i ricercatori avevano utilizzato la tecnologia per monitorare e proteggere la popolazione delle antilopi tibetane. All’epoca venne utilizzato
Dal 2013, i ricercatori di Wu hanno studiato la migrazione delle antilopi tibetane utilizzando il sistema satellitare di navigazione BeiDou. All’epoca vennero registrati dati di base, comprese le rotte migratorie, i tempi e la velocità delle specie intorno alla Riserva naturale nazionale di Qiangtang, dove vivono e si riproducono molti animali selvatici in via di estinzione. Tuttavia l’apporto dell’hi-tech ed Intelligenza Artificiale degli ultimi anni ha reso più semplice il compito dei ricercatori.