LA VITA NEL MONASTERO DI DREPUNG

  • by Alberto M
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  • 18 Apr 2018
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Ogni giorno alle prime luci dell’alba la vita riprende all’interno del Monastero di Drepung secondo lo stesso copione, immutato da secoli e secoli: i monaci si svegliano, recitano i loro ‘sutra’, consumano una leggera refezione si immergono nello studio e nel lavoro. Una strada (recentemente asfaltata) collega il loro eremo ai piedi di un’imponente montagna coi sobborghi occidentali di Lhasa. Dietro le mura intonacate si nasconde un fascinoso mondo di sculture dorate e vivaci murali policromi.

Segnaletiche in legno in Cinese, Tibetano e Inglese guidano fiumi di devoti pellegrini ma anche di curiosi turisti da e per il monastero.Per oltre sei secoli Drepung é stato il principale centro monastico della setta ‘Gelugpa’ del buddismo tibetano e ha osservato molti eventi e molte trasformazioni.

Con alle spalle secoli di storia, molti monasteri tibetani oggidì abbisognano di interventi di manutenzione e di ristrutturazione. Con una spesa di 200 milioni di yuan (circa 30 milioni di Euro) nel corso degli ultimi 5 anni importanti interventi hanno beneficiato il Monastero di Drepung.

Adesso esso é fornito di elettricità, acqua, una nuova strada, hagni termali, serre e isola per il trattamento e la separazione dei rifiuti. Il Monastero oltre ai fondi statali ha canali di reddito (circa 10 milioni di yuan all’anno, attualmente) propri nella forma di biglietti per la visita di ambienti o collezioni, offerte volontarie dei pellegrini, ricavato della vendita di souvenir e di strutture di ospitalità e ristorazione.

Tutto ciò viene diretto da un Comitato Gestionale che unisce rappresentanti del Governo e autorità religiose locali. Gli emissari del governo fanno di tutto per venire incontro alle necessità delle comunità religiose, non hanno mai avuto dubbi o ripensamenti in merito e solo certa stampa occidentale sensazionalistica e sempre pronta ad esagerare può sostenere il contrario.

Dradul, monaco entrato a Drepung 32 anni orsono, é oggi membro del Comitato Gestionale e funge da Consulente Politico per la Regione Autonoma Tibetana. E’ proprio attraverso tali organi gestiti e diretti da tali figure che i monaci sono riusciti a ottenere assistenza medica, pensioni, manutenzione dei locali e delle strutture, collegamenti stradali e altre migliorie.

Datri, membro di nomina governativa del Comitato Gestionale di Drepung, ha aiutato a reperire oltre 200mila yuan di fondi statali per l’assistenza medica a 39 monaci anziani. Egli ha anche aiutato 114 altri monaci a fare richiesta per pensioni di anzianità, vecchiaia, malattia o invalidità. “Questi ufficiali sono di grande aiuto; per noi sono come membri della famiglia. Quando sorgono problemi sono le prime persone a cui ci rivolgiamo per aiuto”, dichiara il monaco Ngawang Gonchen.

Gli studi e i servizi cerimoniali costituiscono le principali attività quotidiane dei monaci di Drepung, che pure non disdegnano nemmeno il lavoro manuale. Gli studi di Teologia del locale Istituto Teologico Buddista, la prima accademia comprensiva della Regione Autonoma Tibetana, si suddividono in quattordici monasteri,  cui Drepung. Dai 17 ai 30 anni i monaci dell’Istituto Teologico studiano ‘sutra’ che li aiutano a raggiungere il grado di “Geshe Lharampa”, simile a un dottorato, che costituisce il massimo grado accademico.

Dal 2005 all’anno scorso circa 100 monaci in tutto il Tibet lo hanno conseguito. “Questi monaci che studiano sutra costituiscono il futuro dell’esistenza del nostro monastero”, dichiara Ngawang Kunqing, il Capo della Branca dell’Istituto Teologico che fa capo a Drepung. Quelli di loro che mostrano un curriculum eccelso di condotta personale e performance accademica si guadagnano l’occasione di studiare presso l’Istituto che nel 2011 ha accolto un totale di 150 monaci-studenti.

L’insegnante di sutra Ngawang Chupa ci menziona le difficoltà che si affrontano per il conseguimento di tale obiettivo: a lui stesso furono necessari 32 anni di duro studio per raggiungere il “Geshe Lharampa”. Le Assemblee del Dharma sono una importantissima attività dei monasteri, ivi incluso quello di Drepung. Nell’anniversario della nascita del Buddha Gautama, l’assemblea inizia alle 6 antimeridiane con un coro di 500 monaci che intonano ‘sutra’ all’unisono.

E’ uno spettacolo mozzafiato, per la vista e per l’udito. Nel Monastero di Tsurphu ogni anno si celebrano 38 cerimonie simili, a Drepang e a Sera persino di più. Un censimento governativo in Tibet ha individuato 1787 luoghi di attività religiosa, che coinvolgono circa 46000 tra monaci e suore. Tra i servizi e le cerimonie offerte vi sono anche matrimoni, funerali e altri riti familiari. “Questi riti non solo vengono incontro alle richieste della popolazione, ma tengono anche i monaci in contatto con le istanze del popolo”, dice Dorje Tsering, dell’Ufficio Religioso della vicina città di Xigaze.