Nel 1986, quando le autorità tennero adeguati i servizi di base per accogliere turisti sul “tetto del mondo”, i primi gruppi erano ancora pochi, ma dopo l’apertura al turismo individuale, la regione ha visto un aumento notevole di visitatori, sopratutto la regione del U-Tsang, con Lhasa e il maggior numero di monasteri importanti nonchè l’Everest e la possibilità di oltrepassare l’Himalaya. Le altre regioni videro meno interesse, anche per loro ancora erano davvero remote, sia il Ngari nell’Ovest, o le regioni attorno Shangri-La nell’oriente delle regioni tibetane.
Furono all’inizio sopratutto viaggiatori curiosi occidentali, fra essi molti convertiti al buddismo, con il lento, ma continuo miglioramento delle infrastrutture e dell’accoglienza il turismo ha preso sempre più piede, diventando, sopratutto dopo l’apertura della ferrovia Xining-Lhasa con il famoso “treno delle nuvole”, oggi la maggiore forza economica del paese.
Il treno ha aperto la regione al turismo nazionale, che con i costi minori del treno rispetto all’aereo, ha permesso a moltissimi cinesi di realizzare il sogno di vacanze, ma non solo. La Cina in generale ha riscoperto le tradizioni religiose e il Tibet che, per fatalità storica, ne conserva più di ogni altra regione o provincia della Cina odierna, le radici e tradizioni religiosi. Cosi moltissimi cinesi oggi trascorrono le loro ferie sul tetto del mondo non solo per le bellezze pesaggistiche, ma anche per la spiritualità e non si può tralasciarlo, per il shopping.
Il turismo oggi per la sola regione autonoma del Tibet con ca. 10 millioni di visitatori annui ha un ruolo importantissimo. Molte le agenzie che oggi sono gestite localmente e per tanti tibetani questo e diventato una fonte di guadagno, come direttori d’agenzia, staff d’ufficio, autisti, camerieri, guide, fornitori di servizi vari.
Come per molti paesi, pensiamo alla nostra Italia, il turismo è un’opportunità come “industria verde”, e come datore di lavoro in regioni che altrimenti non danno molte possibilità alla gente giovane, dove, come per esempio a Darchen, nei pressi del monte Kailash, moltissimi lavorano nel settore del turismo.
Il turismo nazionale ha portato grandi sviluppi e richieste, che il turismo dei decenni precedenti, basato sopratutto sul turismo straniero, mai avrebbe potuto portare in Tibet. Oggi nel confronto degli oltre 9 millioni di turisti nazionali (cinesi), il numero dei turisti stranieri è complessivamente meno di centomila annui, fa chiaro che la regione solo oggi sta per iniziare ad avere un impatto economico vero e speriamo sostenibile nel futuro e fonte di lavoro, poiche molti turisti sia stranieri che cinesi preferiscono personale tibetano durante un viaggio in Tibet.