A nord della provincia dello Yunnan, nella prefettura prefettura autonoma tibetana di Diqing, al confine con il Tibet, si trova la riserva naturale del lago Napahai, uno dei tanti laghi himalayani circondato da numeorse paludi. Ci potremmo trovare davanti ad un classico paesaggio montano del Plateau Tibetano, eppure da millenni questo specchio d’acqua è una sosta fondamentale per gli uccelli migratori, tanto che gli studiosi hanno chiamato questa area “paradiso degli uccelli migratori”.
Tante le specie di volatili che qui hanno casa. Tra queste le più spettacolari sono sicuramente la gru dal collo nero e l’oca nera. Per proteggere questo splendido ecosistema, negli ultimi anni le autorità locali hanno intrapreso azioni per migliorare l’ambiente acquatico circostante, tanto che negli anni si è andato ad istituire uno dei più grandi parchi naturali cinesi. “Le paludi di Napahai sono un importante sito di svernamento per gli uccelli acquatici, nonché un habitat per gli uccelli migranti e un deposito durante i loro voli”, ha detto Chen Zhiming, direttore della riserva naturale del lago Yunnan Napahai. “Attualmente, la riserva ospita oltre 170 specie di uccelli con una popolazione di circa 30.000. La volpoca rossiccia e l’oca dalla testa piana sono quelle dominanti”, ha dichiarato Chen Zhimin.
Anni addietro, il fragile ecosistema di Napahai è stato indebolito non solo dal bracconaggio, ma anche dall’eccessivo pascolo intensivo e dall’inquinamento delle acque, insieme all’eccessivo numeri di turisti che annualmente arrivavano in questo luogo attirati anche dalle bellezze naturali. Tutti fattori che hanno portato il governo locale a porre un freno e riprendere in mano la questione ambientale. E negli anni sono stati fatti enormi passi in avanti. Grazie alla collaborazione con centri di ricerca ed atenei, l’inquinamento idrico è stato debellato così come si è stabilito un severo monitoraggio dell’ambiente e di entrate contingentate dei turisti. Il risultato? In un decennio l’ecologia di Napahai è stato quasi del tutto ripristinato e gli uccelli migratori sono tornati numerosi a popolare le sue acque.
“L’anno scorso, abbiamo registrato 60 erne e un numero crescente di avvoltoi barbuti e falchi”, ha detto Chen, aggiungendo che anche altre popolazioni sono in aumento. Tra le altre cose, i membri dello staff della riserva hanno avvistato uno smergo cinese, un uccello in via di estinzione che è sotto la protezione statale di prima classe in Cina. Chen Zhiming ha detto che lo smergo è piuttosto esigente riguardo al luogo di svernamento, abituato a cacciare i pesci nelle rapide e nelle secche. La presenza di questo raro volatile ha dimostrato ancora una volta come, con ferma volontà, è possibile lottare e cambiare il corso del degrado ecologico della terra che abitiamo.